Napoli è una delle città europee più strategiche dal punto di vista militare. A Lago Patria c’è l’Allied Joint Force Command (guidata dall’ammiraglio Roberto Burke) e il «ComfopSud» (il Comando Forze operative Sud dell’Esercito italiano con a capo il generale Giuseppenicola Tota). Sempre qui si trova anche il Comando del 22° Gruppo della Difesa aerea missilistica integrata (comandata dal maggiore Donato Ruggiero).
A Napoli c’è però anche il nuovo programma “Aegis Ashore Missile Defence Site Deveselu“, che fa parte del nuovo sistema missilistico della Nato. L’installazione militare si trova a Devesevu, in Romania, ma è comandata da Napoli.
E’ un sistema di difesa che scopre, traccia e distruggere eventuali missili fuori dall’atmosfera in avvicinamento allo spazio aereo della Nato in Europa.
E’ composto da quattro cacciatorpediniere lanciamissili della US Navy classe Arleigh Burke, con sede a Rota (Spagna) e che imbarcano lo stesso sistema d’arma e da una installazione con radar di scoperta iniziale a Malatya in Turchia.
Tale sito si avvale del sistema d’arma tipo Aegis BMD e del missile antimissile balistico RIM-161 Standard Missile 3 Block IB che ha una gittata di oltre 2500 km (si prevede di installarne una versione con una gittata ulteriore, il Block IIA, ed in seguito il IIB) e velocità 15.25 Mach. Il missile Block IB è in grado di intercettare e abbattere missili balistici a corto raggio e a medio raggio; il missile Block IIA sarà in grado di abbattere anche i missili balistici a raggio intermedio; il missile Block IIB in futuro sarà in grado potenzialmente di intercettare anche i missili balistici intercontinentali. Tale sistema è stato sviluppato, costruito, installato dagli Stati Uniti d’America e viene operato da equipaggi della United States Navy, gli unici ad avere già esperienza con il Sistema Aegis, a bordo dei Cacciatorpediniere lanciamissili Classe Arleigh Burke e degli Incrociatori lanciamissili Classe Ticonderoga.
È stato inaugurato nel maggio 2016 dal Segretario Generale della Nato Jens Stoltenberg e posto sotto il controllo strategico dell’Allied Joint Force Command Naples ed il comando operativo dell’Allied Air Command.
Come ricorda il corrieredelmezzogiorno.it, il nuovo sistema antimissile è stato oggetto di aspre polemiche tra Nato e Russia già dal 2007, quando gli alleati europei della Nato si dichiararono a favore di un sistema complementare di difesa antimissilistica.
Vladimir Putin all’epoca lo interpretò come una nuova corsa al riarmo. Il 17 settembre 2009 il presidente americano Barack Obama annunciò il potenziamento del sistema Aegis, e questo segnò l’inizio di una nuova battaglia combattuta tra minacce e tentativi di diplomazia tra Europa e Russia per i missili-antimissile.