In meno di una settimana da Napoli e dalla Campania, sono partite circa duecento mail di italiani pronti a partire per andare a combattere in Ucraina.
A dirlo è il console Vassyl Shvets a Napoli al corrieredelmezzogiorno.it: “In più di duecento da Napoli e dal Sud Italia ci hanno contattato per poter andare combattere. Purtroppo per la legge italiana non è possibile, non possono partire“. Discorso diverso per volontari medici: “In questo caso però — prosegue il console — soltanto in 5 o 6 si sono fatti avanti. Un po’ pochi“.
“In questi giorni – ha detto il console generale dell’Ucraina a Napoli Maksym Kovalenko – sono tornati in Ucraina 80mila cittadini. Speriamo che tutti vogliano combattere per proteggere la nostra patria. Da Napoli non sappiamo in quanti siano partiti, alcune decine, forse oltre cento, ma il numero esatto è difficile saperlo perché la comunità ucraina è molto grande, circa 25mila persone“.
“Ci sono italiani che si vogliono arruolare? – Kovalenko – Non ci sono soltanto i soldati, ma anche i medici, anche i volontari e tante altre persone, devono contattare l’ambasciata a Roma o i nostri Consolati a Milano e Napoli. Possiamo dare tutte le informazioni e dobbiamo rispettare le leggi italiane. Se sarà possibile proteggere la nostra patria in questo modo lo faremo, ma nel rispetto delle leggi della Repubblica italiana. Noi abbiamo spiegato a cittadini italiani e anche ad altri, stranieri, in che modo possono provvedere a dare un aiuto pratico alla nostra patria“. L’avviso è ripetuto nel giorno in cui Putin ha invitato gli stranieri ad abbandonare l’Ucraina.
Secondo il Viminale sono “6.608 i cittadini ucraini entrati in Italia dall’inizio del conflitto. Sono 3.286 donne, 804 uomini e 2.518 minori. Principali destinazioni Roma, Milano, Bologna e Napoli“.
A Napoli la Regione Campania ha attivato due centri di riferimento per i cittadini ucraini in fuga dalla guerra: uno all’Ospedale del Mare e l’altro al consolato ucraino. Sono aperti dalle 9.00 alle 18.00 e dispongono di uno sportello/ufficio immigrazione della Polizia di Stato, di uno sportello dell’ASL Napoli 1 Centro che servirà a generare il codice STP (Straniero Temporaneamente Presente) valido 30 giorni, di uno sportello informazioni e di una postazione per tamponi (tampone antigenico per ricerca eventuale positività al Covid).