In occasione della giornata della donna, questa mattina, nell’aula del Consiglio Regionale della Campania, si è svolta un’iniziativa contro la guerra in Ucraina che ha dato spazio al racconto dell’artista Karina Samoylenko, ballerina del Teatro San Carlo di Napoli.
Karina vive ormai da tempo nella città partenopea ma sente su di sé il peso di quella guerra che sta affliggendo i suoi genitori. Il padre russo e la mamma ucraina attualmente si trovano nei loro rispettivi paesi, uniti soltanto da sporadici contatti telefonici.
“Al momento il telefono di mia madre funziona. Al risveglio mi manda un messaggio scrivendo ‘tutto bene, stiamo bene’. Lei mi dà grande forza. Si trova a Zaparosie, capoluogo della Regione che ha una centrale nucleare presa dalla Russia. Sta facendo da volontaria per rifornire supermercati, per le spese delle famiglie. Tramite mia sorella, che vive in Italia, stiamo cercando di organizzare una raccolta fondi per acquistare medicinali da parte di mia madre per i bambini” – ha raccontato, come rende noto ‘Il Corriere del Mezzogiorno’.
Ugualmente complicata la situazione di suo padre: “In Russia pensano che non ci saranno passi indietro del loro leader. Questa è anche la mia paura. Il mio sentore di oggi è che non si sa per quanto tempo andrà avanti tutto questo. Sono state evacuate sei città e da un lato è una bella notizia perché i civili sono scappati ma dall’altro lato si capisce che c’è un piano terribile russo per quelle città“.
“La speranza c’è e serve per aiutarci ma purtroppo penso che le richieste dei due Paesi siano poco attuabili. Mi auguro che si arrivi ad un accordo diplomatico visto che non si colpiscono i siti militari ma ci vanno di mezzo tantissimi civili e bambini. Spero che le autorità si rendano conto dell’orrore” – ha continuato.
Karina, nonostante l’atrocità dei conflitti, sta cercando di tenere viva la speranza e in questo è sostenuta dal popolo partenopeo che continua a tendere la mano verso il popolo ucraino: “Questa città ha un grande cuore. Ringrazio le tante persone che in questi giorni stanno dimostrando solidarietà. Io stessa ho cercato di collaborare con associazioni per raccogliere vestiti, cibo e medicinali. Sono stata aiutata dal corpo di ballo del San Carlo, sono stati di grande aiuto in questo periodo per me molto intenso emotivamente”.