Oltre all’emergenza covid, il Governo sta mettendo a punto un nuovo decreto per intervenire sulla crisi del gas e i rincari che stanno colpendo il nostro paese, dalle materie prime alla benzina.
Già dalla prossima settimana l’esecutivo sembra intenzionato ad attivarsi approvando una serie di provvedimenti, in particolar modo incentivando risparmi sui consumi e introducendo un bonus per le famiglie a basso reddito. Prosegue, dunque, l’impegno già avviato per contrastare il caro bollette.
Come anticipato da Sky Tg24, per sopperire all’eventuale blocco delle forniture di gas, provenienti dalla Russia, lo scenario allo studio del Governo potrebbe prevedere anche la riduzione del riscaldamento domestico. Secondo l’Enea, infatti, diminuire di un solo grado la temperatura interna porterebbe ad un risparmio dal 5% al 10%.
In più tra le ipotesi al vaglio dell’esecutivo spiccano l’abbassamento delle temperature massime consentite negli edifici, il cambio degli orari di accensione all’interno dei condomini in base alla zona di appartenenza e la riduzione del consumo di luce negli uffici pubblici.
Attualmente la legge per le abitazioni private prevede un tetto massimo di 20 gradi, con una tolleranza di due gradi, ma probabilmente sarà possibile intervenire sulla normativa riducendo il limite. Intanto, a margine del consiglio europeo, il Premier Draghi ha parlato della necessità di introdurre un tetto di prezzo al gas.
Allo stesso tempo ha sottolineato: “Dobbiamo prepararci ma non siamo assolutamente in un’economia di guerra specialmente per gli approvvigionamenti di cose fondamentali come il cibo. Alcuni allarmi che ho visto sui giornali sono grandemente esagerati”.
In più, sul caro carburante, mentre gli autotrasportatori si preparano allo sciopero previsto per il prossimo lunedì, da Forza Italia giunge la proposta di ridurre le accise e mantenere l’Iva per ridurre il prezzo del carburante di almeno 20 centesimi al litro.