La riapertura della Crypta Neapolitana con una pista ciclabile nel tunnel di 2000 anni fa. La Regione Campania ha stanziato 12 milioni per il progetto grazie all’impegno del presidente Vincenzo De Luca e della consigliera Marì Muscarà: insieme hanno effettuato un sopralluogo all’interno del Parco Vergiliano a Piedigrotta, dove si trova la Crypta insieme alle tombe dei poeti Giacomo Leopardi e Virgilio. Uno dei luoghi più belli e suggestivi di Napoli è pronto dunque a nascere a nuova vita.
Una lotta che Muscarà porta avanti da anni e che, finalmente, si avvia ad una conclusione felice. La consigliera ha anche creato un gruppo Facebook ed una chat pubblica su Whatsapp dove informa su novità ed evoluzioni del progetto. “Da anni, con emendamenti e proposte – afferma – mi batto perché la Crypta venga messa in sicurezza e restituita a napoletani e visitatori, tornando a essere la più antica via di collegamento tra Mergellina a Fuorigrotta. E sono soddisfatta che, dopo avergli illustrato la mia proposta e alla luce di tante battaglie che porto avanti alla testa di attivisti e comitati, il presidente De Luca abbia deciso di intervenire. A lui devo riconoscere che quando dice una cosa la fa”.
La Crypta Neapolitana è lunga 711 metri. Attualmente è chiusa ma l’intenzione è quella di renderla sia pedonale che ciclabile, dunque un punto di collegamento tra Mergellina e Fuorigrotta. Sarebbe anche una passeggiata attraverso la storia e le tante leggende che circondano il tunnel, prima tra tutte quella della sua costruzione: secondo la tradizione il poeta Virgilio (che nei secoli scorsi era ritenuto un mago dai napoletani, che lo elessero a una sorta di protettore della città) la aprì in una notte con un incantesimo. In realtà fu progettata e realizzata nel I secolo a.C. da Lucio Cocceio Aucto, ingegnere di probabile origine flegrea.