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De Luca sul covid: “In Cina picco di contagio più alto degli ultimi 2 anni. Prudenza anche qui”

Il governatore Vincenzo De Luca è stato questa mattina ospite nel corso del Roadshow CDP su risorse e progetti per la Campania che si è tenuto presso il Museo e Real Bosco di Capodimonte a Napoli. Non poteva mancare un pensiero su quanto fatto dalla Regione a livello di investimenti ma prima il presidente ha parlato del covid.

DE LUCA SUL COVID PRENDE COME ESEMPIO LA CINA

Nonostante la fine dello stato d’emergenza, De Luca invita ancora la popolazione a mantenere alta la guardia guardando quello che sta accendo in Cina dove è in atto il lockdown e tamponi di massa. Come spiegato ai giornalisti, il governatore ha detto:

Guardo la Cina che anticipa sempre di 4-5 mesi quello che succede nel resto del mondo sul covid. Abbiamo avuto a Shanghai il picco di contagio più alto degli ultimi 2 anni, perché è venuta fuori una variante che è più contagiosa anche di Omicron 2. Tutti quanti abbiamo voglia di tornare alla normalità, ma abbiamo il dovere di dire ai nostri concittadini che occorre prudenza. Noi avremo quest’estate un rimescolamento sociale, è chiaro che la gente andrà in giro, abbiamo tutti quanti voglia di respirare e di metterci in movimento, ma perlomeno manteniamo sempre la mascherina. Almeno questo elemento di prudenza manteniamolo, anche perché registriamo un aumento di contagi soprattutto nella fascia al di sotto dei 18 anni. E quindi la situazione rimane delicata. Siamo prudenti, almeno questo“.

SUGLI INVESTIMENTI

Sul futuro post guerra, De Luca ha le idee chiare:

Siamo un paese che se non investe, scivola verso il basso. Rispetto ad anni fa, noi abbiamo l’1% del mercato mondiale e dobbiamo invertire questo trend. Stiamo cercando di venire a capo dai debiti della Regione Campania, ogni anno devo pagare 9 miliardi di euro accumulati venti anni fa e quindi devo prendere 600 milioni ogni anno e darli per debiti pagandoci il 5% di interessi. L’Academy Apple la paga la Regione Campania, ci tengo a dirlo con 6 milioni di euro l’anno. La scelta con la guerra in Ucraina è capire se si vuole lavorare per un futuro unipolare, le democrazie sono davanti a un bivio e sono inadeguate ai tempi e all’evoluzione tecnologica. Un proverbio arabo dice ‘mio amico è chi mi dice la verità’, dobbiamo dire agli amici americani che noi abbiamo altri interessi. Siamo dipendenti energicamente e rispetto alcuni alimenti, siamo al limite del masochismo penso ai cavi, la fibra ottica, nel quale il nostro governo non mette dei parametri per evitare l’ingresso nel mercato della Cina.

Non mi piace Pnrr tolgo una r finale, piano di sviluppo punto. C’è una differenza tra Nord e Sud per quanto riguarda il diritto, la manovra urbanistica per esempio del Comune di Verona copriva i due terzi del territorio come variante. Se lo avessi fatto io stavo a Poggioreale. Per non parlare del riparto del fondo sanitario. Potremmo fare l’elenco dei casi di rapina ai danni del Sud, sono stanco di subire queste furbate. C’è un blocco di potere che non guarda al Sud come crescita dell’Italia, figuriamoci se riusciamo a fare una grande Baviera nella Padania.

Dobbiamo puntare sull’areospazio, la ricerca per esempio del vaccino contro il cancro, sull’agroalimentare di qualità, turismo, portare ovunque la fibra ottica, la cultura (abbiamo investito 15 milioni su Procida). Picasso non voleva venire a Napoli e qualcuno gli disse tu vai a Roma e vedi il Papa, ma se vieni a Napoli vedi Dio. Almeno questo dato che ci tolgono i fondi“.