“La scorta potrebbe destabilizzare i vicini“, è questa il motivo per cui la giornalista anticamorra Marilena Natale si è vista rifiutare l’affitto di una casa per le vacanze a Formia, località sul mare in provincia di Latina.
A raccontarlo è stesso lei, da anni sotto scorta, in un post sui social dove ha ricevuto tanti messaggi di solidarietà. “Sentirsi mortificati, per aver fatto il proprio dovere“, inizia il post la giornalista, minacciata dal clan dei Casalesi e sotto tutela dal 2017.
“Questo mi è accaduto oggi (8 aprile scorso, ndr). – continua – Sono giorni che contatto persone, a Formia per una locazione. Impresa ardua credetemi. Ma, mai mi sarei immaginata di ricevere un rifiuto perché sono sotto scorta. Dopo aver parlato con un signore, gli spiego tutte le mie esigenze. Lui disponibilissimo, mi spiega tutto. Alla fine quando stiamo per chiudere, gli dico che sono una giornalista e che vivo sotto scorta. Senza nemmeno pensarci due volte, il signore mi risponde, mi spiace ma: ‘Non posso affittare la casa, sa i carabinieri possono destabilizzare gli altri ospiti che si possono impressionare’. Io sconcertata ho chiuso la conversazione. Morale della favola a Formia sono ben accetti i Bardellino, Giuliano, gli Esposito, i Bidognetti, i Mallardo ma non Marilena Natale tirate voi le somme!“, conclude.
“E’ come se rischiare la vita ogni giorno per denunciare il malaffare fosse una colpa“, scrive il presidente del Sindacato unitario dei giornalisti Campania, Claudio Silvestri.
“Siamo certi – dice ad Ansa.it il presidente della Fnsi Giuseppe Giulietti – che la Formia della società civile vorrà reagire a questa denuncia. Le case vanno rifiutate ai camorristi, non a chi è costretto a vivere ‘sotto scorta’. Diamo voce a questo appello di Marilena Natale e poniamo fine a questa vergogna“.