Sono stati riscontrati nuovi casi di epatite acuta in bambini in Spagna, Paesi Bassi, Irlanda e Danimarca. A dirlo è l’Ecdc, Centro europeo per il controllo e la prevenzione delle malattie.
Gli esperti stanno cercando di individuare le cause dopo che nel Regno Unito sono stati registrati oltre 70 casi di epatite acuta tra i bimbi, alcuni di questi hanno dovuto sottoporsi a trapianto di fegato.
Nove casi di bambini tra gli 1 e i 6 anni anche in Alabama, negli Stati Uniti. I piccoli sono risultati colpiti da adenovirus. Sia l’Ecdc che l’Oms sono al lavoro per capire le cause dell’aumento di questi casi.
Quello che si vuole scongiurare è che l’aumento dei casi sia collegato al coronavirus. A oggi infatti non è dimostrato alcun legame, né con il Covid-19 stesso né con i vaccini.
“In Italia fortunatamente non c’è ancora questo tipo di allarme. Sono stati segnalati casi in Spagna, Irlanda, Paesi Bassi, Danimarca, oltre che nel Regno Unito. Alcuni sono anche esitati in forme così rilevanti da richiedere trapianto di fegato. Ad oggi non abbiamo evidenza che vi sia una correlazione con il nuovo coronavirus“, ha detto a Buongiorno, su Sky TG24, Franco Locatelli, presidente del Css.
“È noto che alcune infezioni virali, tra cui il Covid-19, possano provocare delle epatiti, ma quello che si è verificato nel Regno Unito non è solo infiammazione passeggera del fegato, bensì una vera e propria insufficienza epatica acuta che ha portato in alcuni casi a trapianti di fegato”, dice Antonio Gasbarrini, ordinario di Medicina Interna all’Università Cattolica e Direttore del Dipartimento di Scienze Mediche e Chirurgiche presso la Fondazione Gemelli Irccs di Roma.
Come riporta il corriere i sintomi nei bambini di solito includono: urine scure, feci di colore grigio, ingiallimento della pelle e degli occhi (chiamato ittero), febbre alta.