Napoli – Don Giustino Russolillo diventerà santo. E’ stata presentata questa mattina in conferenza stampa, al Maschio Angioino, la cerimonia che il prossimo 15 maggio, in Vaticano, canonizzerà il beato che fu parroco di Pianura nella prima metà del Novecento e fondò nel 1920 la congregazione dei vocazionisti.
Gustino Russolillo era un parroco di umili origini, terzo di dieci figli, già in vita conosciuto come “Il Santo di Pianura”. Proprio lì, infatti, era nato e ci era rimasto fino alla morte. Fu proclamato beato nel 2011 da Papa Benedetto XVI. Nel 2021 fu giudicata miracolosa dalla chiesa la guarigione di un vocazionista africano, avvenuta nel 2016 a Pozzuoli. L’uomo, dopo esser rinvenuto in camera sua in mezzo a una pozza di sangue, era stato ricoverato d’urgenza per le gravi ripercussioni all’apparato respiratorio.
Uno dei confratelli portò al malato un’immagine del beato con una reliquia e la depose sul suo corpo. Pochi giorni dopo le condizioni del ragazzo migliorarono notevolmente fino ad essere dimesso. Così si aprì la strada alla canonizzazione del sacerdote partenopeo.
“E’ stato il centro di unità del quartiere di Pianura che all’epoca era la periferia estrema di Napoli dove non arrivavano nemmeno i mezzi pubblici. Non c’era neanche l’acqua a quel tempo e proprio il giorno della sua ordinazione arrivò l’acqua a Pianura” – ha spiegato Salvatore Musella, Padre vocazionista.
“Ha lavorato molto per l’unità della famiglie, la promozione dei giovani, affinché potessero avvicinarsi a Dio. Prestava molta attenzione verso coloro che andavano a lavorare molto presto al punto da celebrare la messa alle 4 del mattino per poter dare la possibilità a chi andava nei campi o lasciare Pianura di parteciparvi” – ha continuato.
“Don Giustino rappresenta una figura molto carismatica anche per il suo lavoro civile. Il suo impegno per le persone che avevano necessità, la sua visione di una chiesa che fosse operativa sul territorio sono messaggi molto importanti che ci aiutano nel presente e nel futuro. Questo nuovo santo napoletano è un segnale di speranza per la nostra comunità e per l’impegno che la chiesa, insieme alle istituzioni, deve mettere in campo per essere vicina ai più bisognosi” – ha commentato il sindaco Gaetano Manfredi.