Usare i bambini come corrieri. Purtroppo la camorra fa anche questo e sfrutta l’innocenza dei più piccoli per far passare inosservati i propri traffici criminali. E così capita di vedere anche bambini di 10 anni dover scambiare droga.
È quanto accaduto a Grumo Nevano, Comune della città metropolitana di Napoli, dove i carabinieri hanno arrestato un giovanissimo pusher di 18 anni per detenzione di droga a fini di spaccio. Con lui in macchina c’era un bambino di 10 anni con 4 dosi di cocaina che ha consegnato alle forze dell’ordine. Come spiegato in un comunicato dai carabinieri, i due si trovano a bordo di un’auto in giro per le strade del Comune. Fermato durante dei controlli, il 18enne originario di Sant’Arpino è stato trovato in possesso di marijuana che nascondeva negli slip. Con lui aveva ance contanti e un foglio sul quale era riportata la “lista movimenti” dello spaccio.
“Sul sedile affianco però c’era un bambino di 10 anni, lontano dall’età che lo vedrebbe imputabile in un processo giudiziario. I militari sono rimasti ancor più sorpresi quando il piccolo, terrorizzato, ha consegnato le 4 dosi di cocaina che custodiva“.
Il 18enne è finito in manette e poi in carcere, è ora in attesa di giudizio mentre sono in corso approfondimenti sulla famiglia del minore per capire come si trovava in quel giro.
A Napoli, giovanissimi diventano piccoli delinquenti. È quanto denunciò il Procuratore Generale di Napoli, Luigi Riello, in occasione dell’inaugurazione dell’anno giudiziario:
“Napoli è l’unica città d’Europa, forse del mondo, in cui si può diventare un boss a 18 anni, in cui si possono compiere delitti efferati tra 15 e 18 anni e dove a 14 anni puoi essere un pusher. A tredici anni, in alcune realtà degradate del capoluogo e della sua popolosa provincia, si seguono modelli di vita ispirati al boss del quartiere”.