Quali sono gli scrittori italiani più famosi all’estero? Per rispondere a questa domanda il portale di apprendimento Preply ha condotto un’analisi che ha classificato gli autori italiani in base al numero di lingue in cui sono tradotte le loro opere.
L’analisi sottolinea una certa disparità tra Nord Italia e Mezzogiorno: solo due autori meridionali infatti si trovano nella classifica, ossia Luigi Pirandello e Andrea Camilleri.
Sul podio dei 20 autori italiani più conosciuti nel mondo troviamo Carlo Collodi (59 lingue), Niccolò Machiavelli e Gianni Rodari (46 lingue), Giovanni Boccaccio e Alberto Moravia (43 lingue). I risultati completi dell’analisi possono essere consultati qui.
La letteratura italiana è famosa e apprezzata in tutto il mondo e numerosi sono gli autori italiani le cui opere vengono tradotte in diverse lingue straniere. A tal proposito Preply, la piattaforma online per l’apprendimento delle lingue, ha pubblicato uno studio in cui vengono rivelati quali sono gli autori italiani più famosi al mondo.
Sul gradino più alto del podio troviamo Carlo Collodi. I libri del creatore di Pinocchio sono stati tradotti in 59 lingue diverse, tra cui il persiano, la lingua mongola meridionale e l’esperanto.
Al secondo posto troviamo Niccolò Machiavelli, storico e filosofo fiorentino, autore dell’opera Il Principe. Le sue opere sono state tradotte in 46 lingue, tra le quali troviamo le più conosciute lingue moderne ma anche il francese antico.
Machiavelli condivide il secondo gradino del podio con l’autore di letteratura per bambini Gianni Rodari, molto popolare nei paesi dell’ex Unione Sovietica: le sue opere più famose come Favole al telefono e Le avventure di Cipollino sono state infatti tradotte anche in russo, moldavo e ucraino.
Anche le opere del romanziere contemporaneo Alberto Moravia sono state tradotte in 43 lingue differenti, tra le quali troviamo lingue non particolarmente comuni come la lingua oriya, la lingua singalese e il bengali.
Oltre ai più classici Dante Alighieri (al sesto posto con 42 lingue), Italo Calvino (al settimo posto con 41 lingue), Luigi Pirandello (all’ottavo posto con 40 lingue) e altri autori che hanno scritto la storia della letteratura italiana, troviamo nella nostra classifica anche due autori insoliti: Papa Giovanni Paolo II e Geronimo Stilton.Tra gli autori italiani più famosi all’estero troviamo anche Papa Giovanni Paolo II al 14° posto con 30 lingue e il topo più famoso della letteratura per ragazzi, Geronimo Stilton, al 19° posto con 22 lingue.
L’analisi mostra quanto sia ancora difficile per le scrittrici entrare nel repertorio letterario: l’unica donna presente in classifica (se non consideriamo che l’autrice di Geronimo Stilton è Elisabetta Dami) è l’insegnante e mistica italiana Chiara Lubich, al 20° posto, le cui opere sono state tradotte in 21 lingue differenti.
L’analisi evidenzia inoltre una grande disparità tra il nord e il sud Italia: dei 20 autori italiani più famosi all’estero, solo due provengono dal Mezzogiorno, ossia Luigi Pirandello, classificatosi all’ottavo posto con 40 lingue e Andrea Camilleri, che occupa il 16° posto con 27 lingue.
Il risultato dell’analisi si basa sul numero di lingue in cui sono disponibili le opere di diversi autori italiani secondo la piattaforma Index Translationum, il database dell’Unesco che raccoglie le traduzioni ufficiali di libri in tutto il mondo.
Preply è una piattaforma online che mette in comunicazione un network globale composto da decine di migliaia di studenti e 40.000 insegnanti certificati, per studiare e insegnare in oltre 50 lingue. I match tra insegnanti e studenti vengono assegnati attraverso un algoritmo di apprendimento automatico. Gli insegnanti consigliati creano piani di studio personalizzati per adattarsi a budget, programma e livello di conoscenze dello studente. Ad oggi, studenti provenienti da 150 paesi hanno frequentato oltre due milioni di lezioni da insegnanti ubicati in 110 paesi.
Preply è stata fondata in Ucraina nel 2013 da Kirill Bigai, Dmytro Voloshyn, e Serge Lukyanov. Da allora la società ha ricevuto oltre 15 milioni di dollari di investimenti e ha più di 400 dipendenti di oltre 53 nazionalità diverse che lavorano negli uffici di Kiev, Barcellona e negli Stati Uniti.