Napoli – Michele Antonio Gaglione è stato condannato alla pena di nove anni e sei mesi di reclusione per l’omicidio di sua sorella, Maria Paola, ed il ferimento del compagno transessuale di lei, Ciro Migliore. A renderlo noto è il quotidiano Il Mattino.
Per l’uomo di 32 anni il Pubblico Ministero aveva chiesto 22 anni di carcere per il reato di omicidio volontario. I magistrati della Corte d’Assise di Napoli hanno invece riconosciuto all’imputato la fattispecie di omicidio preterintenzionale (causato non volontariamente, ma come conseguenza di un’altra condotta) riconoscendo a suo favore le attenuanti generiche. Le motivazioni saranno rese note entro il termine di legge di 90 giorni. L’imputato potrà presentare appello contro la condanna.
Maria Paola Gaglione aveva 20 anni quando è morta. Insieme al fidanzato Ciro viaggiava a bordo di uno scooter quando è stata raggiunta dal fratello e, dopo un urto, è rovinata a terra perdendo la vita. La famiglia Gaglione sarebbe stata contraria alla relazione con Ciro ma, come sottolineano gli stessi genitori, non perché si trattasse di un trans, ma per altri aspetti. Di qui il presunto tentativo da parte di Michele Antonio di interrompere la relazione tra i due.