Il presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, nel corso del suo intervento all’Auditorium di San Vittorino, in occasione dell’assemblea pubblica di Confindustria, è tornato a parlare della guerra in Ucraina attaccando i dirigenti Nato
Queste le sue parole: “La Russia è colpevole ma non ci sono innocenti. Un anno fa di Ucraina non parlava nessuno sulla faccia della terra, non sapevamo nemmeno dove diavolo fosse. Al centro dell’attenzione c’era l’Afghanistan, la fuga indecorosa degli occidentali da Kabul, le mamme di Kabul che buttavano i bimbi oltre la recinzione dell’aeroporto per salvarli. Solo l’ambasciata russa era rimasta aperta e ne facevamo capo tutti quanti, anche gli italiani. Non c’era l’espansionismo, l’imperialismo russo, Putin, non c’era niente”.
“In questi 10 mesi di nuovo è successa una sola cosa: l’avvio da parte dell’Ucraina del procedimento per entrare nella Nato e la risposta totalmente irresponsabile dell’Occidente ha risposto in maniera totalmente irresponsabile. Questo ha rappresentato un pretesto per mettere in campo una guerra preventiva che sta avendo esiti drammatici per il mondo intero e, per quello che ci riguarda, per le nostre economie”.
Di qui l’attacco ai dirigenti della Nato: “Bisogna capire se vogliamo creare condizioni di pace. Abbiamo ascoltato in queste settimane dichiarazioni assolutamente idiote da parte soprattutto di dirigenti della Nato che sembrano incentivare la cosa. Ma qualcuno di noi può immaginare che la Russia possa accettare che tutto il suo confine occidentale sia occupato da paesi della Nato? Ce lo ha insegnato Kissinger, che non era italiano, che la pace si difende con l’equilibrio dei poteri e tenendo conto delle aree di influenza”.
“Ancora oggi io non ho ancora capito quale sia l’obiettivo della guerra. L’America vuole determinare un cambio di potere in Russia, io sono dell’idea che se va via Putin ne viene uno peggiore. L’America e la Gran Bretagna hanno palesato il loro obiettivo ma non credo che questo possa essere l’obiettivo dell’Europa che è quello di creare le condizioni di una pace stabile. Rimpiango Aldo Moro e Giulio Andreotti, i nostri grandi uomini di stato che prima di aprire bocca conoscevano la storia dei paesi e non erano semianalfabeti di ritorno come il segretario della Nato”.
“La verità è che stiamo nel pieno di un conflitto nel quale è in gioco l’egemonia mondiale. Alcuni gruppi dirigenti americani credono che debba esserci nel mondo un solo paese che comanda: l’America. Il cuore del problema è questo, avere un solo centro di comando”.
“Fra le tante imbecillità che ci hanno raccontato c’è anche quella secondo cui la Russia è isolata. La maggior parte dei Paesi che rappresentano la popolazione mondiale non ha appoggiato le sanzioni ma non ce lo dicono. Solo Cina e India raggiungono 3 miliardi di abitanti”.
“E’ proprio indispensabile far entrare anche l’Ucraina nella Nato? Credo che sia il minimo garantire una neutralità. L’Austria vive benissimo come paese neutrale, così può essere per l’Ucraina, la Finlandia. Io penso all’Italia e per quello che mi riguarda le condizioni che si sono create non sono tali da garantire la pace nei prossimi decenni”.
Ha concluso parlando dei futuri scenari economici: “Non sappiamo cosa succede da qui a due settimane, se la guerra dura a lungo. Cari amici americani l’alleanza è un dato essenziale per tutti noi ma essere amici significa dire la verità. Mentre l’America se ne può infischiare della guerra noi rischiamo una crisi economica drammatica e la perdita di 500 mila posti di lavoro. La situazione comincia a diventare complicata per le forniture di grano, argilla, industria ceramica, materie prime e gas”.
“Se si bloccano le forniture di gas noi ci facciamo male. Lo scenario più plausibile è la riduzione del Pil in Occidente e un tasso di inflazione che comincia a mordere sulla carne viva delle famiglie e dei pensionati. Abbiamo creato la pazzia per l’allargamento della Nato all’Ucraina. Ma andate al diavolo. Stiamo indicando ai nostri figli la prospettiva della terza guerra mondiale”.