Luca Abete, noto inviato di ‘Striscia la Notizia’, si è recato a Napoli, precisamente a Scampia, dove ha scoperto che l’edificio di una scuola, a tratti inagibile, è stato occupato abusivamente da intere famiglie che ormai da tempo vivono all’interno di quelle che sarebbero aule e corridoi di un istituto. Il video del servizio è andato in onda nella serata di ieri durante la trasmissione.
“Siamo 5 famiglie con molti bambini. Queste famiglie sono state messe qua dal Comune dicevano. Io sto da 10 anni. Prima questa era una scuola, loro hanno costruito ognuno la propria abitazione. Prima c’era mia cognata poi è andata via e sono venuta io al suo posto per non stare in mezzo alla strada. Poi di fronte c’è la vera scuola dove va anche mia figlia” – racconta una residente.
“Sopra il tetto è rotto, perde acqua. Abbiamo aggiustato con i soldi nostri. Era inagibile all’epoca, non puoi far stare le persone qua ma mai nessuno è venuto a chiudere dicendo che non possiamo stare qua. Prima c’era un bagno dove andavano tutte le famiglie dentro, ora ognuno ha il suo bagno”.
Gli appartamenti sono stati ricavati accorpando più aule e murandone gli accessi. Al problema delle infiltrazioni d’acqua si lega anche la pericolosità degli impianti elettrici, con grovigli di fili e alcuni principi di incendio. In più i cornicioni dell’edificio sono crollati in più punti e i sotterranei sono completamente allagati da scarichi fognari.
“Non teniamo niente. Dove ci andiamo a mettere? Sotto le fermate dei pullman? Noi teniamo due figli. Il lavoro? E dove sta? Campiamo con la cittadinanza, quello che ci passa lo Stato. Non tengo niente, niente. Vivo con mio marito e i miei figli. Dobbiamo aggiustare il cancello, ci possiamo trovare i topi sopra. Nessuno ci pensa qua dentro, siamo solo noi, ci dobbiamo servire tra di noi. Uno che campa con la cittadinanza a che deve pensare? Ad aggiustare la scuola o a mangiare?” – dichiara un’altra donna.
“Il lavoro lo cerchiamo ma poi facciamo il lavoro e ci tolgono il reddito, sempre la stessa cosa è. Noi vorremmo pure lavorare, anzi se ci chiamassero noi correremo a lavorare però tu il lavoro in nero non puoi farlo quindi dobbiamo campare così”.
Una situazione che l’inviato di Striscia ha portato all’attenzione dell’amministrazione comunale. Di qui la replica dell’assessore all’istruzione e alla famiglia, Maria Filippone, che ha dichiarato: “Questa amministrazione non intende trascurare queste situazioni. Alloggi popolari liberi in questo momento non ne abbiamo e non abbiamo una graduatoria perché non esiste traccia. E’ una situazione che si è un po’ incancrenita nel tempo. Il Comune di Napoli se ne occuperà”.