Questa mattina il sindaco di Napoli, Gaetano Manfredi, ha visitato l’installazione olografica di Sirena Digitale a Castel dell’Ovo. Si tratta di un prototipo olografico di un’artista interattiva che interpreta alcuni dei più celebri brani della canzone napoletana in lingua originale ma anche in inglese e cinese.
Sirena Digitale è il progetto promosso dal Dipartimento di Scienze Sociali dell’Università degli Studi di Napoli Federico II, grazie alla collaborazione con il Comune di Napoli. Non a caso è stato installato nella Sala Sirena del celebre monumento partenopeo: la leggenda racconta che il corpo della Sirena Parthenope sia stato ritrovato sull’isolotto di Megaride, proprio dove sorge Castel dell’Ovo. Sarebbe stato proprio quello il luogo in cui fu fondata la città di Parthenope, primissimo nucleo di quella che è stata poi rifondata con il nome di Neapolis.
Nello specifico la Sirena Digitale interpreta due brani del repertorio classico della canzone napoletana: ‘Malafemmena’ e ‘Reginella’. Le canzoni sono state tradotte e interpretate dall’artista Francesca Fariello in versione classica o pop-rock, in lingua inglese, cinese e napoletana. Gli arrangiamenti musicali sono di Raffaele Lopez.
”La sirena digitale è un’opera postmoderna che sposa innovazione e tradizione partendo dal patrimonio artistico immateriale della canzone classica napoletana. La sirena diventa così strumento di richiamo per i turisti valorizzando la tradizione con un occhio al futuro grazie alle tecnologie” – ha spiegato Lello Savonardo, tra i coordinatori scientifici del progetto.
”E’ un progetto che mette insieme tradizione e innovazione e che propone le nostre radici attraverso l’uso di nuove tecnologie. È una fruizione molto rivolta ai giovani ma che rappresenta anche un’attrattiva per i turisti. E’ una chiave di lettura di una Napoli del futuro che si trasforma ma senza dimenticare il suo grande patrimonio identitario” – ha concluso il sindaco Gaetano Manfredi.