Vaiolo delle scimmie, 5 casi in Italia e 16 in isolamento: probabile contagio partito dalla Canarie
Mag 24, 2022 - Chiara Di Tommaso
Sono 5 i casi accertati di vaiolo delle scimmie in Italia, 16 invece le persone in isolamento. A renderlo noto è l’Istituto Spallanzani di Roma attraverso un comunicato nel quale si spiega il legame tra i casi del nostro Paese e gli altri Europei. Meno di una settimana fa il primo caso nel nostro paese.
VAIOLO DELLE SCIMMIE, 5 CASI IN ITALIA
Il vaiolo delle scimmie raramente si diffonde da animale a uomo ma negli ultimi giorni si stanno moltiplicando i contagi da uomo a uomo. Come spiegato dalla Spallanzani:
“Sono saliti a 5 i casi di vaiolo delle scimmie in Italia. Un quinto caso, con caratteristiche cliniche e di trasmissione simili ai precedenti, è stato notificato oggi dall’Istituto Spallanzani. I ricercatori dello Spallanzani hanno inoltre completato la prima fase dell’analisi della sequenza del DNA del Monkeypox virus dei primi tre casi di vaiolo delle scimmie osservati in Italia e seguiti presso l’Istituto romano. I campioni risultati positivi al Monkeypox virus sono stati sequenziati per il gene dell’emoagglutinina (HA), che consente l’analisi filogenetica del virus, e sono tutti risultati affini al ceppo dell’Africa Occidentale, con una similarità del 100% con i virus isolati dei pazienti in Portogallo e Germania. Potremmo essere anche in Italia di fronte a un virus “paneuropeo”, correlato con i focolai osservati in vari paesi europei, in particolare quello delle Isole Canarie. Sono in corso gli accertamenti su altri casi sospetti“.
LE PAROLE DI GALLI
Il virologo Massimo Galli, presente a Napoli per un seminario, ha anche parlato del vaiolo delle scimmie dicendosi tranquillo:
“Il cosiddetto vaiolo delle scimmie rimarrà un fenomeno contenuto, probabilmente limitato ad un focolaio inziale circoscritto. Non è affatto un virus delle scimmie è un virus presente probabilmente in alcune specie di roditori. Uomini e scimmie ne sono solo vittime accidentali, e quindi non è un virus rilevante per la nostra specie. I poxvirus sono molto diversi da quello del Covid, sono virus a DNA e tendono ad adattarsi in numero enorme, in migliaia di anni, ad una propria specie. Il vaiolo definito ‘della scimmia’ è un virus un po’ meno selettivo, ma è probabile che un suo serbatoio sia rappresentato da un roditore africano, probabilmente scoiattoli del genere ‘funisciurus’, che sono quelli più candidati, tra tutti, per le ricerche eseguite. L’epidemia sembra essere sta determinata da maschi che fanno sesso con maschi, probabilmente scaturita da un ampio raduno alle Canarie“.