Lino Banfi difende i giovani. Da mesi ormai è partita una sorta di campagna denigratoria nei confronti dei percettori del Reddito di cittadinanza, in particolare dei ragazzi: molti imprenditori lamentano infatti una mancanza di personale giustificandola con la scarsa voglia di lavorare, esistendo al contempo il sussidio statale.
L’attore pugliese è proprietario, con la figlia Rosanna, di un ristorante a Roma: “Non è vero ciò che dicono, noi nel nostro ristorante di Roma non abbiamo problemi a trovare manodopera” – dice Lino Banfi alla Gazzetta del Mezzogiorno. Rosanna Banfi aggiunge: “Siamo stati fortunati. Nel nostro ristorante lavorano ragazzi che abbiamo assunto cinque anni fa e altri presi più di recente. Vero è che, oltre a offrire un contratto regolare, noi assicuriamo anche un clima di lavoro sereno e familiare. Se uno ha un problema, gli si va incontro”.
Quasi nessuno si è soffermato invece sulla drammatica realtà costituita da paghe basse e orari al limite della schiavitù. L’attore pugliese risponde dunque a tutti quei personaggi e imprenditori, da Alessandro Borghese ad Al Bano passando da Flavio Briatore, che individuano il responsabile in chi viene sfruttato. È vero che gli imprenditori devono sostenere costi elevatissimi in Italia, in mancanza di politiche adeguate sul lavoro, ma non si può risolvere la questione chiedendo ai lavoratori di rinunciare ai propri diritti.