ADL. Come un disco rotto che ripete la stessa melodia, il solito canovaccio per orientare l’umore e il sentiment della tifoseria quando un top della rosa e per giunta amato dalla folla è in predicato di partire. Così Aurelio De Laurentiis prova a far passare il calciatore di turno per un uomo legato molto al denaro e poco alla maglia, alla città e alla napoletanità.
Questo pomeriggio nel corso della presentazione del ritiro che il Napoli svolgerà a Castel di Sangro, rispondendo a delle domande ha parlato anche dei due calciatori sotto i riflettori del calciomercato: Koulibaly e Mertens. Ecco cosa dice a riguardo.
«La cosa più bella della vita è non avere scheletri negli armadi e poter essere liberi di dire quello che si pensa. Ma se dire quello che si pensa diventa scomodo perché voi lo interpretate. Per me quei due calciatori che lei ha nominato sono due calciatori che rispetto, a cui voglio molto bene, ma dipenderà solo da loro vedere se la vile moneta è l’unica cosa che li può appagare o se vivere a Napoli, vivere una situazione anche filosoficamente diversa, lo possano considerare un privilegio. Altrimenti è un problema che non mi riguarda più».
Il patron parla di “vile moneta” che però diventa “nobile” quando quei quattrini vengono incassati dalla società con operazioni eccellenti di mercato. Tanto per citarne qualcuna che ha fruttato fior di denaro: Lavezzi, Cavani, Quagliarella, Higuain, Jorginho. In questi casi gli adii sono passati quasi come dei tradimenti e adesso ADL ci riprova, ma chi ci ricasca?