La Regata storica delle Repubbliche Marinare sarà trasmessa dalla Rai in diretta. L’annuncio è stato dato dal sindaco di Amalfi Daniele Milano: “Per le prossime edizioni garanzie che sia inserito stabilmente nella programmazione”.
Domenica 5 giugno alle ore 18.00 si terrà la Regata delle Antiche Repubbliche Marinare e Rai Due sarà presente e trasmetterà l’evento in diretta televisiva.
“La Rai trasmetterà in diretta nazionale, sul secondo canale, la prossima Regata delle Antiche Repubbliche Marinare in programma ad Amalfi – fa sapere il sindaco.
Alberto Barachini, presidente della Commissione di Vigilanza Rai, con una dichiarazione rilasciata all’Adnkronos aveva annunciato: “Accolgo con soddisfazione la notizia del raggiungimento di un accordo per la trasmissione in diretta televisiva, da parte della Rai, della 66° edizione della Regata delle Antiche Repubbliche Marinare d’Italia, che avrà luogo domenica prossima, 5 giugno 2022, ad Amalfi, e delle successive edizioni. È, infatti, importante che l’azienda concessionaria del servizio pubblico radiotelevisivo dia spazio e risalto ad eventi di rilevanza nazionale, come questo che coinvolge quattro città come Venezia, Genova, Pisa e Amalfi. Una manifestazione di valore non solo sportivo ma anche culturale, storico e sociale, che rappresenta un’occasione per promuovere il turismo delle località ove si svolge, soprattutto dopo gli anni difficili vissuti a causa della pandemia”.
La Regata storica delle Repubbliche Marinare (o Palio delle Antiche Repubbliche Marinare) è una manifestazione sportiva di rievocazione storica, istituita nel 1955 con lo scopo di rievocare le imprese e la rivalità delle più note Repubbliche marinare italiane: quelle di Amalfi, di Pisa, di Genova e di Venezia, nel corso della quale si sfidano tra di loro quattro equipaggi remieri in rappresentanza di ciascuna delle repubbliche.
Si svolge ogni anno in un giorno compreso tra la fine di maggio e l’inizio di luglio, ed è ospitato a rotazione tra le suddette città. La regata è preceduta da un corteo storico, durante il quale sfilano per le strade della città organizzatrice alcuni figuranti che vestono i panni di antichi personaggi che caratterizzarono ciascuna repubblica.
Il corteo di Amalfi rappresenta la società della repubblica campana agli inizi dell’XI secolo, quando raggiunse il suo culmine. Al suo interno sono presenti i rappresentanti delle varie classi sociali: le magistrature, i militari e il popolo. In particolare sfilano il duca (la massima autorità cittadina) e i cavalieri con spadone, i cui paramenti furono poi ripresi dai membri dell’Ordine dei Cavalieri di San Giovanni di Gerusalemme. L’episodio proposto è quello del matrimonio tra Giovanni I, figlio e co-reggente del duca Mansone I, e la nobildonna salernitana Regale; lo sposalizio segnava per il giovane rampollo il passaggio alla maggiore età e l’ingresso nell’ambiente politico. I costumi per il corteo di Amalfi furono ideati negli anni Cinquanta dallo scenografo Roberto Scielzo, tramite analisi delle fonti storiche. I cartoni realizzativi, così come gli abiti, sono tuttora esposti nel Museo Civico del Municipio amalfitano.
La disposizione del corteo è la seguente: 3 rematori; 10 valletti ed il gonfaloniere; 5 trombettieri; il console della Repubblica; 3 paggi del console; 2 giudici; il console del mare; 2 ambasciatori; il duca; 2 paggi del duca; 4 cavalieri; 6 alfieri; 4 dame e 4 cavalieri della corte; lo sposo e la sposa; 6 paggi; 4 timpanisti; il navarca; 9 marinai; 9 arcieri.