Negli ultimi mesi anche a causa della guerra è aumentato il costo di benzina e materie prime. Ciò ha comportato un rialzo anche nei prezzi dei generi alimentari. Come reso noto dall’Istat l’inflazione nel mese di maggio si attesta intorno al 6,9% pesando molto sulle tasche dei consumatori.
Per questo Assoutenti prova a lanciare una proposta al Governo che deve adottare provvedimenti urgenti a tutela delle famiglie e del loro potere d’acquisto. Come affermato dal presidente Furio Truzzi:
“I prezzi dei prodotti alimentari registrano a maggio una impennata record, aumentando del +7,5% rispetto allo scorso anno, il livello più alto degli ultimi 36 anni. Questo significa che una famiglia, solo per mangiare, deve mettere in conto una maggiore spesa in media pari a +562 euro annui. Siamo in presenza di un vero e proprio allarme che conferma tutte le denunce sui rincari dei listini lanciate da Assoutenti nelle ultime settimane. Il Governo non può restare a guardare e, di fronte a quella che è una emergenza, deve adottare misure straordinarie a tutela delle famiglie”.
Proprio per protestare contro i rincari abnormi dei prezzi al dettaglio, per la prima volta in Italia tutte le associazioni dei consumatori scenderanno in piazza il prossimo 10 giugno dando vita alla “Protesta delle pentole vuote”, chiedendo un incontro urgente al Governo volto ad adottare una piattaforma di interventi per calmierare i prezzi e combattere la speculazione, e per includere i rappresentanti dei consumatori tra le Parti sociali per confrontarsi sul contrasto alla povertà energetica, sul sostegno alle famiglie e ai soggetti più fragili, sulla determinazione e sorveglianza dei prezzi, sui carichi fiscali.