Sileri sul vaiolo delle scimmie: “Per ora ci sono 20 casi in Italia, non è paragonabile al covid”
Giu 01, 2022 - Chiara Di Tommaso
Il vaiolo delle scimmie piano piano si sta diffondendo in diversi Stati del Mondo (202 i casi in Europa e 136 fuori l’Ue al 25 maggio). Al momento in Italia sono 20 i casi confermati come dichiarato da Pierpaolo Sileri. Il sottosegretario alla Salute ha spiegato come ci si deve comportare nel caso di contatto con un positivo nel corso della trasmissione “Un giorno da Pecora” su Rai Radio 1.
SILERI SUL VAIOLO DELLE SCIMMIE, 20 I CASI IN ITALIA
Sileri ha tranquillato tutti spiegando come questa non sia un’epidemia paragonabile a quella del covid:
“Visti i tempi di incubazione, che arrivano ad un massimo di due settimane, è possibile che nei prossimi giorni emergano altri casi ma, la diffusione del vaiolo delle scimmie non è nemmeno paragonabile a quella del Covid. Ad oggi in Italia i casi confermati sono 20, di cui 19 con una storia di viaggi in aree dove sono state individuate catene di contagio“.
TRASMISSIONE TRAMITE RAPPORTI
Per quanto riguarda la trasmissione, l’Ecdc (il Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie) aveva messo in guardia sui rapporti interpersonali:
“Si consiglia inoltre di astenersi dall’attività sessuale e da uno stretto contatto fisico fino alla guarigione dell’eruzione cutanea“.
Messaggio ribadito dallo stesso Sileri che spiega come il vaiolo delle scimmie si trasmetta sia in rapporti omosessuali che etero:
“La trasmissione del vaiolo delle scimmie avviene tramite un contatto fisico importante come quello che avviene durante il rapporto sessuale, ma non solo, non è legata esclusivamente alla sfera sessuale, né tanto meno ai rapporti omosessuali. Quando l’OMS ha parlato di uomini che fanno sesso con altri uomini ha dato una definizione strettamente medica dei primi casi. In realtà dove c’è una persona potenzialmente infetta è l’atto sessuale di per sé che si configura come un contatto potenzialmente pericoloso. Stringersi la mano non è pericoloso se non ci sono lesioni cutanee, un abbraccio tra persone vestite non comporta rischi di contagio“.