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Medvedev attacca l’Occidente: “Li odio, sono contro la Russia. Farò di tutto per eliminarli”

Parole al vetriolo, cariche di rabbia e odio sono quelle scritte dal vicepresidente del Consiglio di sicurezza russo ed ex presidente della Federazione russa, Dmitry Medvedev. Il luogo scelto sono i social e il suo profilo Telegram per caricare i suoi connazionali contro chi attacca Putin e difende l’Ucraina.

MEDVEDEV ATTACCA L’OCCIDENTE E DIFENDE LA RUSSIA: “LI ODIO E LI FARO’ SPARIRE”

In particolare Medvedev ha scritto:

Mi viene spesso chiesto perché i miei post su Telegram sono così duri. La risposta è che li odio. Sono bastardi e imbranati. Vogliono la nostra morte, quella della Russia. E finché sono vivo, farò di tutto per farli sparire“.

Già qualche mese fa Medvedev aveva apertamente attaccato le sanzioni dell’Occidente all’aggressione russa da parte dell’Ucraina definendole stupide. Era stata tirata in ballo la stessa Italia da parte del direttore del dipartimento europeo del ministero degli Esteri russo, Paramonov che aveva minacciato conseguenze irreversibili.

Le stupide sanzioni che l’Occidente ha imposto alla Russia per far rivoltare il popolo russo contro il governo otterranno la reazione contraria, consolideranno solo la società russa e non causeranno malcontento popolare“.

Dopo oltre cento giorni di guerra, il popolo russo non si è ribellato, l’Occidente continua a inviare armi all’Ucraina e il conflitto non sembra volgere alla fine ma le nuove parole di Medvedev spaventano il mondo e l’equilibrio sottile nell’evitare il nucleare.

LA CONDANNA DI DI MAIO

Come reso noto dalle agenzie di stampa, non si è fatta attendere la reazione del Ministro degli esteri italiano Luigi Di Maio che ha dichiarato:

Gravissime e pericolose le affermazioni di Medvedev. Sono parole inaccettabili, che ci preoccupano fortemente anche perché arrivano dal vicepresidente del Consiglio di Sicurezza russo. Non è un segnale di dialogo, non è un’apertura verso un cessate il fuoco, non è un tentativo di ritrovare la pace, ma sono parole inequivocabili di minaccia verso chi sta cercando con insistenza la pace“.