Meta turistica per eccellenza dell’Africa Occidentale, il Kenya, in vista della stagione estiva e con la ripartenza dei viaggi internazionali, si prepara ad accogliere centinaia di turisti italiani che, ai fini dell’ingresso nel Paese, dovranno munirsi di un apposito visto. Risulta utile, dunque, fornire una esaustiva guida per ottenere il documento.
Prima di perdersi tra le rigogliose foreste che fanno da cornice al maestoso Monte Kenya (la seconda vetta più alta dell’Africa), rilassarsi sulle splendide coste, visitare città ricche di cultura o vivere l’esperienza del safari è indispensabile dotarsi della documentazione necessaria per l’accesso e la permanenza all’interno del Paese.
Il governo kenyota, dopo circa due anni di stop forzato a causa dell’avvento della pandemia, ha riaperto le frontiere del Paese per i turisti e i viaggiatori d’affari permettendo loro di poter nuovamente richiedere il visto Kenya elettronico online in pochi e semplici passaggi.
Il visto è un’autorizzazione di viaggio elettronica rilasciata dal governo kenyota da richiedere sia per le partenze per affari che per turismo. Si tratta di un documento obbligatorio: i viaggiatori che ne sono sprovvisti non saranno ammessi all’interno del Paese. Chi, invece, possiede un visto valido è autorizzato ad entrarvi e soggiornarvi per un massimo di 90 giorni.
Possono richiederlo tutti i viaggiatori, inclusi i minori, che dispongono di un passaporto con validità residua di almeno 6 mesi e con almeno una pagina vuota. Prima di presentare la richiesta è necessario conoscere le date di arrivo e uscita dal Paese oltre a disporre della prenotazione di almeno un alloggio.
Unitamente alla scansione del passaporto e a una fototessera bisogna, infatti, allegare la conferma di prenotazione di un soggiorno oppure una lettera di invito di una persona di nazionalità keniota accompagnata da una foto del suo passaporto o documento di identità.
I cittadini italiani intenzionati a recarsi in Kenya dovranno richiedere il proprio visto personale fatta eccezione per i minori fino ai 15 anni accompagnati dai genitori e i soggetti che si recano nel territorio soltanto per uno scalo o transito senza lasciare l’aeroporto.
L’ingresso in Kenya è consentito solo dalle località provviste di un posto di controllo. L’elenco con i 10 aeroporti, i 10 porti marittimi e gli 11 posti di frontiera è consultabile tra i requisiti del visto Kenya elettronico. I cittadini italiani possono richiedere l’autorizzazione online, senza doversi recare presso l’ambasciata di appartenenza.
Il portale è sempre attivo e permette di effettuare la procedura fino a 7 giorni prima della partenza anche se è consigliabile completarla più di due settimane prima. In media il documento viene concesso dopo 8 giorni lavorativi che possono scendere a 4 nel caso in cui si scelga la consegna urgente.
Collegandosi all’apposita sezione del sito innanzitutto bisogna completare il modulo di richiesta del visto Kenya inserendo i dati del viaggiatore. Una volta compilati tutti i campi si procede al pagamento di 74,95 euro tramite Visa, Mastercard, Nexi, American Express, Postepay o PayPal.
Sarà poi la volta di caricare una fototessera, una scansione del passaporto, una conferma di prenotazione di un alloggio o lettera di invito ricevuta (con scansione del passaporto o carta d’identità del familiare o amico ospitante) e conferma di prenotazione del volo di ritorno. Dopo il rilascio, il visto sarà inviato al richiedente tramite e-mail nel giro di una settimana. Basterà stamparlo e portarlo con sé in viaggio.
Per guidare il richiedente in ogni singolo passaggio, il sito mette a disposizione anche un video esplicativo in grado di chiarire in maniera esaustiva tutto l’iter da effettuare per ottenere l’autorizzazione in vista della partenza. Una volta ottenuta l’ingresso nel Paese sarà autorizzato.
Oltre all’obbligatorietà di presentare un valido visto, per entrare in Kenya bisogna anche allinearsi alla normativa anti-covid vigente e compilare il modulo online di monitoraggio sanitario. I viaggiatori coperti da vaccinazione completa non dovranno sottoporsi al tampone prima della partenza. I non vaccinati possono accedere nel Paese se hanno meno di 18 anni, se negli ultimi 90 giorni sono guariti o se per motivi medici non possono sottoporsi alle dosi previste. In questo caso dovranno effettuare un test PCR entro le 72 ore che precedono la partenza e uno antigenico all’arrivo, fatta eccezione per i bimbi sotto i 5 anni.