Un dolore insopportabile quello del nonno paterno di Elena Del Pozzo, la bimba ritrovata morta nel Catanese, giunto sul luogo dove si trovava il cadavere della nipote di soli 5 anni.
“E’ mia nipote, non mi toccate, fatemi passare. Voglio il suo corpo, è mia” – queste le parole disperate dell’uomo, rese note dall’Ansa, al momento del suo arrivo, insieme a sua moglie, nel fondo agricolo dove si trovava il corpo senza vita della bambina.
Non riesce a darsi pace e non comprende il motivo di una vicenda così assurda, fatta passare inizialmente per un rapimento per poi assumere sempre più i tratti di un presunto omicidio. Stando alle prime ricostruzioni, infatti, Elena non è stata rapita dalla banda di uomini armati come aveva raccontato la madre. Lei stessa, dopo un lungo interrogatorio, avrebbe condotto gli agenti sul posto dove è stato ritrovato il corpo di Elena lasciandosi andare a “dichiarazioni presumibilmente confessorie”.
Di qui lo strazio del nonno che, come riportato dall’Adnkronos, ha spiegato: “Non capiamo come sia stata possibile una cosa del genere. Il rapimento era impensabile, chi poteva immaginare quanto avvenuto? Sembra tutto molto strano. La madre era un tipo molto chiuso. Adesso chi è stato a compiere un gesto del genere deve pagare così come altre persone che, eventualmente, l’avessero aiutata”.