Un pensionato, classe ’50, nella notte del 22 giugno avrebbe ucciso due cugini di 29 e 30 anni perché i due sarebbero stati sorpresi dall’uomo a rubare dei limoni nel suo terreno. Il motivo del delitto ha dell’incredibile ed è stato diffuso dalla Procura Distrettuale di Catania che ha indagato anche per la morte della piccola Elena.
I Carabinieri della Compagnia di Acireale sono stati delegati all’esecuzione di un decreto di fermo di indiziato di delitto nei confronti dell’uomo, un pensionato ed incensurato, in quanto gravemente indiziato di essere responsabile del delitto di omicidio pluriaggravato di due trentenni Virgilio CUNSOLO TERRANOVA e Vito CUNSOLO, entrambi di Catania, commesso nella notte del 22 giugno 2022. Come è possibile leggere nel comunicato:
“Le indagini hanno tratto spunto nel tardo pomeriggio di ieri, allorchè i Carabinieri della Stazione di Guardia Mangano sono intervenuti nelle adiacenze del terreno di proprietà del predetto fermato, ubicato ad Acireale, avendo diverse persone segnalato l’assenza di notizie da parte di alcuni congiunti ed essendo trapelato che si fossero allontanati la notte precedente per “commettere un furto di limoni” in quei luoghi. Le immediate ricerche esperite dai militari hanno consentito di rintracciare all’interno del citato fondo agricolo il proprietario e di rinvenire, poco distanti, riversi per terra e ricoperti da alcuni teloni di plastica, le due vittime”.
“Nella circostanza, seppur in una fase caratterizzata dall’assenza del contraddittorio, l’uomo spontaneamente confessava il reato, consentendo da subito ai militari di rinvenire (occultati nella campagna, sotto una palma nana) sia l’arma utilizzata (una pistola semiautomatica marca “browning”, calibro 7.65, regolarmente detenuta), sia il cellulare di uno dei due giovani.
Il presunto omicida, sentito da un Magistrato di questa Procura presso la Compagnia Carabinieri di Acireale, ha poi in modo formale, in sede di interrogatorio, ammesso le proprie responsabilità in ordine all’uccisione dei due uomini, fornendo dettagli della vicenda e precisando di aver agito la scorsa notte intorno alle 3, allorquando svegliato all’improvviso dalla presenza in casa dei due soggetti, gli stessi che alcuni giorni prima l’avrebbero minacciato ed invitato ad abbandonare la proprietà.
Al riguardo, l’uomo ha riferito di aver esploso tre colpi con l’arma successivamente fatta rinvenire, “tenuta sotto il cuscino per il timore di subire ulteriori minacce e furti, come negli anni passati era già avvenuto”, nonché di aver successivamente trasportato i due corpi nel luogo del rinvenimento mediante l’utilizzo di una carriola adibita al trasporto dei limoni.
I rilievi effettuati dalla Sezione Investigazioni Scientifiche del Reparto Operativo del Comando Provinciale Carabinieri di Catania e l’ispezione cadaverica effettuata da un medico legale hanno allo stato riscontrato la versione, nell’attesa comunque dei necessari esami autoptici e degli ulteriori accertamenti investigativi finalizzati a riscontrare le dichiarazioni“.