È stata presentata oggi la Guida Blu di Legambiente e Touring Club Italiano che, annualmente, offre una panoramica completa sui distretti turistici più belli d’Italia. Presso il centro Congressi Paradiso di Anacapri è avvenuta la premiazione delle 18 località a Cinque Vele, di cui ben 6 si trovano in Sardegna, tre in Toscana e Puglia, due in Campania e Sicilia e una in Basilicata e Liguria.
La selezione è avvenuta tra ben 98 comprensori turistici, sulla base dei dati raccolti da Legambiente sulle caratteristiche ambientali e sulla qualità dell’ospitalità, integrati con le valutazioni espresse dai Circoli locali. Di seguito le località premiate con Cinque Vele.
– Sardegna: le Terre della Baronia di Posada; Gallura costiera; comprensorio di Baunei; litorale di Chia; il Golfo di Oristano con la Penisola del Sinis e l’isola di Maldiventre; litorale della Planargia sulla costa occidentale;
– Toscana: Maremma; Costa d’Argento e Isola del Giglio; Isola di Capraia;
– Puglia: isole Tremiti; comprensorio dell’Alto Salento Ionico; comprensorio dell’Alto Salento Adriatico;
– Sicilia: isola di Pantelleria; isola di Salina;
– Campania: comprensorio del Cilento antico; Costa del Mito;
– Liguria: Comuni delle Cinque Terre;
– Basilicata: Costa di Maratea.
“La nuova edizione della nostra guida – ha commentato Stefano Ciafani, presidente nazionale di Legambiente – racconta della sinergia che si è instaurata tra buone amministrazioni locali e quella parte sana dell’imprenditoria del mondo balneare, capace di gestire le spiagge al meglio, con meno cemento e ottime performance ambientali. Le località a Cinque Vele che premiamo oggi rappresentano le migliori buone pratiche amministrative e dimostrano che un nuovo modo di fare turismo è possibile, puntando sull’ambiente e sull’inclusività. Una vacanza nuova rispetto a quella di vent’anni fa, più consapevole, fatta di esperienze all’aria aperta, escursioni in bicicletta o trekking, di visite ai borghi storici e ricercati momenti di benessere”.
“Bastano ventidue anni per definire storica e di successo un’iniziativa editoriale? Certamente sì – afferma Franco Iseppi, Presidente del Touring Club Italiano – e anche per questo licenziamo con piacere questa nuova edizione della guida Il mare più bello, nata insieme al millennio che stiamo vivendo. Per mappare le quasi cento zone balneari esaminate nella guida, 45 delle quali poi descritte in dettaglio, e per classificarle in base all’attribuzione delle Vele, oltre alla fondamentale valutazione dello stato delle acque, dei fondali e delle spiagge concorrono al giudizio vari altri indicatori di qualità ambientale e di accoglienza turistica, dall’integrità del paesaggio all’efficienza nella gestione dei rifiuti, dal peso dei consumi energetici agli standard di accessibilità dei luoghi, dal livello dei servizi ricettivi e di mobilità alla cura dei beni storici e artistici del territorio, all’attenzione con cui se ne promuovono tipicità produttive, artigianali, alimentari.Ne risulta non una classifica, ma una mappatura geografica che fotografa le eccellenze dei mari e dei laghi italiani euno stimolo a riflettere sulla straordinaria ricchezza del patrimonio naturalistico e ambientale italiano, sul piacere di conoscerlo e sulla necessità di conservarlo”.
Nella guida non mancano zone di consolidata tradizione balneare, anche se l’obiettivo è quello di valorizzare quelle meno note e perciò più incontaminate: con i suoi circa 7500 km di coste il nostro Paese offre ancora spiagge deserte, paesi e borghi lontani dalle folle ferragostane, feste e tradizioni ancora vive, cucina ed esperienze di ospitalità genuine e a prezzi modici. Attenzione specifica viene data alla segnalazione delle attività ecologiche e sostenibili, come escursioni in bicicletta, percorsi in canoa, immersioni, trekking tra boschi e sentieri, alla scoperta anche delleBandiere arancioni del Tci, località dell’entroterra che meritano di essere visitate.