San Giuseppe Moscati diventa il patrono del 118. Dopo aver raccolto cinquemila firme in pieno lockdown per la richiesta è arrivata l’ufficialità.
Il medico santo napoletano proteggerà tutti gli operatori impegnati nel soccorso dei malati.
“Era un sanitario, un medico, un ricercatore, un professore universitario, un laico, uno di noi“, dice all’Ansa.it Mario Balzanelli, presidente della Società Italiana Sistema 118 (Sis118), che ha promosso la petizione.
Il via libera è arrivato dalla Congregazione per il Culto Divino e la Disciplina dei Sacramenti, e la comunicazione ufficiale dalla Cei. In una sanità “talvolta disumanizzata perché piegata alle logiche economiche, come poi emerso nella pandemia, volevamo proporre un punto di riferimento spirituale, vocazionale, per il lavoro che svolgiamo tutti i giorni, sempre in prima linea” dice. “Affideremo la salute del Papa al santo“, dice ancora il presidente del 118 riferendosi ai problemi al ginocchio del Pontefice.
Tra i progetti c’è anche la realizzazione di un nuovo film su Moscati, dopo quello interpretato da Beppe Fiorello (“L’amore che guarisce”). “Ci piacerebbe che fossero raccontati gli ultimi momenti della sua vita che ha dedicato fino alla fine ai suoi pazienti morendo praticamente schiantato dalla fatica“, spiega Balzanelli. “Viviamo un momento drammatico della nostra storia, a livello mondiale. Tragedie devastanti e tutt’ora in corso, quale quella della pandemia da Covid 19 e le numerose guerre, tra cui quella tra Russia e Ucraina, pongono al centro della nostra riflessione la priorità assoluta, irrinunciabile, di agire, uniti, come comunità umana, a tutela della vita. In questo senso, gli operatori tutti del Sistema dell’Emergenza, stanno fornendo, in Italia e ovunque, alto esempio di dedizione, di valore, di eroismo al servizio strenuo, più convinto e appassionato, della vita dell’uomo“, conclude.