E’ diventata virale la storia di Giuseppe Mobilia, il commerciante di Napoli che dopo aver trovato una borsa piena di soldi ha girato mezza città per restituirla al proprietario, una mamma in attesa del quarto bambino.
In un’intervista rilasciata a Il Mattino, Giuseppe ha chiarito la sequenza dei fatti raccontando: “Venerdì mattina, mentre ero nel mio negozio, è venuto a chiamarmi Luigi, un residente della zona, dicendo di aver trovato un sacchetto sulla panchina di fronte al mio esercizio commerciale. Dopo aver dato un’occhiata veloce alla borsa, mia madre ha detto di conoscere il proprietario e che si trattava di una giovane srilankese con tre bimbi e in attesa del quarto”.
Senza esitazioni, insieme a Luigi, si è messo in sella allo scooter preso in prestito dal vicino fruttivendolo, per raggiungere l’indirizzo della donna, appreso grazie ai documenti riposti nel portafoglio. All’indirizzo indicato, tuttavia, non vi era nessuna traccia della giovane mamma. E’ stata una vicina di casa a fornire loro indicazioni sul trasferimento della famiglia e i due si sono messi nuovamente in viaggio senza perdersi d’animo.
“Alla fine abbiamo trovato il marito della donna incinta grazie all’ultima tappa: un ufficio postale privato in vico Pero, dove lui è cliente abituale. Lo hanno chiamato al cellulare, così io e Luigi gli abbiamo ridato la borsa che aveva perso” – ha raccontato.
Un gesto naturale quanto dovuto per Giuseppe: “Per me è normale fare certe cose, come aiutare un anziano ad attraversare la strada o dare da bene alle api come facciamo io e mia moglie. Mi sento bene quando aiuto gli altri. Questo dovrebbe essere la normalità”.
“Certi gesti creano clamore perché il mondo è marcio. La mia non è un’azione eroica. Sarebbe stato anormale il contrario. Quel che ho fatto dovrebbe passare inosservato per il mondo, dato che ho semplicemente preso ciò che non era mio e l’ho restituito. Non ho salvato una vita umana, ho fatto una cosa normale” – ha concluso.