Mare più bello d’Italia 2022. Puglia, Sardegna e Toscana occupano le prime tre posizioni della classifica italiana delle regioni con la qualità delle acque migliore.
Secondo i dati, elaborati sulla base del monitoraggio effettuato dal personale delle Agenzie regionali e delle province autonome per la protezione dell’ambiente, insieme a Ispra. In base ai controlli sulle acque di balneazione che riguardano anche laghi e (in pochi casi) fiumi, in Puglia vi è il 99% di acque eccellenti, in Sardegna il 97,6% e in Toscana il 96%.
La stagione estiva è in corso e anche quest’anno le acque di balneazione (sono oltre 6.000 i km monitorati) vengono sottoposte a periodici controlli per garantire la salute dei bagnanti. Il monitoraggio viene effettuato quasi ovunque dal personale delle Agenzie regionali e delle province autonome per la protezione dell’ambiente, gli enti pubblici che, insieme a Ispra, formano il Sistema nazionale di protezione ambientale. In totale ogni anno vengono effettuate le analisi su circa 30.000 campioni prelevati nei mari e nei laghi italiani.
I dati del quadriennio 2018-2021 – pubblicati sui siti delle diverse Arpa/Appa, sul portale acque del Ministero della Salute e dalla Agenzia Europea dell’ambiente, che ha realizzato anche una mappa interattiva – hanno portato al giudizio che resterà in vigore per tutta la stagione balneare 2022: da scarso (meno del 2% dei casi) a eccellente (89%), ogni singolo tratto di costa mantiene per tutta l’estate la classificazione che testimonia il recente andamento di quel tratto.
Discorso diverso invece per la balneabilità durante tutto il periodo estivo. Raccolti e analizzati in laboratorio almeno una volta al mese, i campioni prelevati servono a verificare l’assenza o la presenza (sopra una certa soglia) di due parametri, Escherichia coli ed enterococchi intestinali.
Tornando alla classificazione e al sistema di controllo, a livello nazionale anche quest’anno sono numerose le regioni in cui oltre il 90% di acque è nella classe eccellente; sommando anche le buone, si arriva a livello nazionale al 94%.
In particolare, si evidenziano i risultati in Puglia (99% di acque eccellenti), Sardegna (97,6%) e Toscana (96%).
I controlli sulle acque di balneazione riguardano anche laghi e (in pochi casi) fiumi, dove alcune regioni raggiungono il 100% di acque eccellenti.
Il lavoro di controllo e monitoraggio condotto dal Sistema nazionale per la protezione dell’ambiente scaturisce dalla direttiva comunitaria 2006/7/CE. Direttiva che stabilisce le regole della classificazione in tutta la Comunità Europea delle acque di balneazione nelle quattro classi di qualità (eccellente, buona, sufficiente e scarsa).
Nell’ambito dei controlli della balneazione si svolge anche il monitoraggio che riguarda le alghe potenzialmente tossiche, presenti negli ambienti acquatici: la loro ricerca serve anche per capire eventuali correlazioni con il riscaldamento globale. Sono organismi unicellulari che vivono soprattutto in specifici punti a scarso ricambio idrico, caratterizzati da piccole insenature, presenza di scogli, ciottoli, barriere artificiali, oltre ad altre macroalghe. I cianobatteri, ricercati anche nelle acque di balneazioni lacustri, e lungo le coste marine in particolare Ostreopsis ovata, possono, in particolari condizioni favorevoli, dare luogo ad evidenti fioriture – i cosiddetti bloom – fenomeni di riproduzione esponenziale fino a milioni di cellule per litro d’acqua.
Tra le regioni che hanno oltre l’80% di acque eccellenti ci sono: Marche (89,8%) Basilicata (86,7%), Liguria (86,3%), Calabria (85,5%), Lazio (84,1%), Molise (83,3%), Campania (82,8%) e Sicilia (80,6%). Ultima in classifica l’Abruzzo con il 71,9%.
La Campania è solo al 13° posto, nonostante sia la seconda regione con più Bandiere Blu nel 2022 insieme alla Toscana e Puglia, dopo la Liguria con 32 bandiere blu. Quest’anno i riconoscimenti per la nostra regione sono 18 con una new entry: Ispani.
Di seguito riportiamo un’infografica interattiva che riassume i dati principali nelle diverse regioni e province autonome.
Fonte immagine: fiammingo da Pixabay