Oggi è il giorno dell’addio a Piero Angela, il grande pioniere della divulgazione scientifica in tv. Tantissime sono le persone accorse alla camera ardente del conduttore morto all’età di 93 anni.
Dalle ore 11.30 è stata aperta la Sala della Protomoteca in Campidoglio (ingresso dal Portico del Vignola) per la camera ardente. Ad accogliere il feretro, c’è l’assessore alla Cultura del Comune di Roma, Miguel Gotor, che ha presenziato la cerimonia. La sala sarà aperta fino alle 19 dove poi si svolgeranno i funerali laici e non religiosi. La diretta tv è curata dal Tg1 con Giorgia Cardinaletti.
Tra i primi ad arrivare c’è stato il figlio Alberto Angela, cittadino onorario di Napoli e Pompei che ha voluto salutare il padre e i tanti presenti alla cerimonia.
“Grazie per essere venuti. – esordisce Alberto Angela – Ringrazio i media e la stampa. Non è facile per me questo discorso ma penso che le persone che amiamo non dovrebbero mai lasciarci. Quel comunicato che tutti avete letto ed è stata l’ultima cosa che ha detto. Con poche forze, lo abbiamo raccolto e trascritto e se lo guardate è un discorso che parla a degli amici, non ufficiale. C’è molto affetto e amore nei confronti di tutti. E’ riuscito a unire e a non dividere, nonostante le sue opinioni metteva tutti d’accordo. La cosa bella che ha colpito noi è stato come vedere il ritorno sotto forma di messaggi, di articoli, pieni non di dolore ma di pieni di amore. Solo questo”.
“Mi ha colpito, – ha aggiunto – il sentimento è qualcosa che rimane e si trasforma in valori eterni. Questo affetto delle persone rimane un valore. Lui ci ha insegnato tante cose con trasmissioni e libri, l’ultimo insegnamento non con le parole ma con l’esempio. Lui mi ha insegnato negli ultimi giorni a non aver paura della morte, lui l’ha attraversato con una serenità che mi ha colpito. Lui aveva una vita piena, perciò se n’è andato soddisfatto. Quando ha saputo che ormai era arrivato il suo tempo e ha fatto l’altro ciclo delle puntate di Superquark che state vedendo e l’album jazz. Io non ho mai visto una cosa del genere. Lui aveva una vita piena d’amore ed amava ripetere un aforisma di Leonardo Da Vinci: ‘Siccome una giornata ben spesa da lieto dormire così una vita ben usata da lieto morire’. Per lui era importante avere una vita colma e questo è quello che voleva insegnarci”.
“Lui continuerà a vivere attraverso quello che ha fatto, ma in tutti quei ragazzi che cercano l’eccellenza, in tutti i ricercatori che cercano l’obbiettivo, in tutte le persone che cercano la curiosità e la bellezza della natura. – ha proseguito Angela – Anch’io cercherò di fare la mia parte“.