Un nuovo progetto dell’università Federico II di Napoli punta ad intervenire sull’aumento di peso attraverso un algoritmo che indica cosa mangiare, a che ora e quanto spendere. A spiegarlo, a Il Corriere del Mezzogiorno, è stata la dottoressa Annamaria Colao, presidente della Società italiana di Endocrinologia e ordinario di Endocrinologia nell’ateneo partenopeo.
E’ soprattutto al rientro delle vacanze che buona parte della popolazione comincia a fare i conti con l’incremento del peso che spesso si associa ad uno stato di ansia e tensione. Una situazione che, secondo l’esperta, provoca non poche conseguenze: “L’aumento di peso, anche se lieve, può creare uno squilibrio ormonale che, a sua volta, può peggiorare i sintomi della sindrome da rientro, allungandone di fatto la durata. Il ripristino della routine per circa la metà degli italiani, soprattutto donne, si associa a stress e preoccupazioni”.
Il ritorno alla normalità, dopo un periodo rilassante e spensierato, provocherebbe, soprattutto nelle donne, una risposta psico-fisica caratterizzata da ansia, insonnia, irritabilità e stanchezza. Stando ai dati forniti dalla Sie ne soffrirebbe circa il 45% della popolazione.
Di qui il progetto dell’università napoletana proiettata verso il lancio di un algoritmo in grado di ripristinare il corretto equilibrio alimentare. Sapere cosa mangiare, in quale preciso orario e che tipo di spesa economica affrontare: questi gli elementi chiave della sequenza rivolta a chi intende agire sull’aumento di peso.
“Gli elementi intorno al quale ruota l’algoritmo sono tre: quello che mangi, a che ora lo fai e quello che spendi. Va detto con chiarezza che ci sono anche calorie che possiamo definire inutili, come quelle dell’alcol” – ha continuato la dott.ssa Colao.
Resta fondamentale seguire un’alimentazione sana, fare sport e avere un sonno regolare: “La prima regola è cercare di mantenere un buon ritmo sonno-veglia. Grazie ad un’adeguata quantità di riposto e mantenendo orari regolari si possono recuperare le energie e si favorisce un buon equilibrio ormonale. Altrettanto importante è la dieta, che deve essere varia ed equilibrata, ricca di frutta, verdura e cereali integrali. Fondamentale, infine, l’esercizio fisico”.