Il caro energia preoccupa il governo con il costo della luce e del gas che sono destinati ad aumentare nei prossimi mesi. Se già si pensa all’inverno con la riduzione di un’ora e di un grado dei termosifoni, alcuni nei giorni scorsi avevano ipotizzato misure da prendere anche in classe. Si era così parlato di settimana corta con gli alunni che sarebbero andati a scuola dei giorni in meno proprio per risparmiare sui consumi.
Una proposta che però non piace al ministro dell’Istruzione Patrizio Bianchi intervistato dall’edizione del Tg1 Unomattina.
“La settimana corta a scuola? Il governo non ne ha mai parlato perchè siamo convinti che tutti dobbiamo affrontare le problematiche del caro energia, ma la scuola sia l’ultima, abbiamo già dato al Paese. Lascio una scuola che è tornata a essere presente. E’ la scuola della ripartenza. Tutto il Paese ha bisogno di ripartenza, di guardarsi negli occhi. Il governo ha ritenuto che la fase di emergenza fosse conclusa. Abbiamo perso molto. Ma siamo pronti per ogni evenienza. Teniamo monitorata la situazione in ogni parte del Paese. Abbiamo 801 mila insegnanti per la gran parte a tempo indeterminato“.
Oggi tantissimi ragazzi sono tornati a scuola finalmente senza mascherine. Si tratta degli studenti dell’Abruzzo, Basilicata, Friuli-Venezia Giulia, Lombardia, Piemonte, Veneto e nella Provincia di Trento. Poi il 13 settembre sarà la volta di quelli campani. Torneranno sui banchi il 14 gli alunni di Calabria, Liguria, Marche, Molise, Puglia, Sardegna, Umbria. Il 15 inizieranno, invece, in Emilia-Romagna, Lazio e Toscana. In coda, il 19 settembre, Sicilia e Valle d’Aosta. Ma sarà un ritorno solo per pochi giorni dato le elezioni in programma il 25 settembre con le scuole che saranno seggi e quindi verranno chiuse. In caso di covid, non è prevista la dad.