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De Magistris di Unione Popolare: “In campagna nessuno parla della mafia e corruzione”

Manca poco alle prossime elezioni del 25 settembre 2022. Diversi i candidati in Campania tra cui spicca anche quello dell’ex sindaco di Napoli, Luigi de Magistris. L’ex parlamentare si è presentato con Unione Popolare ed è tra i nomi alla Camera nei collegi plurinominali Campania 1 e 2 e all’uninominale a Napoli.

De Magistris di Unione Popolare: “Questione morale assente nella campagna elettorale”

Tra le tematiche trattata durante la sua campagna elettorale c’è naturalmente la lotta alla criminalità organizzata. Queste le sue parole diffuse attraverso un comunicato:

I partiti del Sistema non parlano volutamente di questione morale: la grande assente di questa campagna elettorale. La politica che ci governa e ci ha governato non vuole affrontare la questione della penetrazione delle mafie nel cuore dello Stato. Non parlano nemmeno di corruzione, strettamente collegata. Obiettivo del Sistema è criminalizzare chi dissente. La corruzione e le mafie nel rapporto con politica, istituzioni, economia e finanza, sottraggono soldi pubblici per i diritti, per il lavoro, per un Paese più efficiente, per maggiori servizi e una qualità della vita migliore. Condizionano lavoro, finanziamenti e voto. Un collasso sociale con la complicità dello Stato che lascia spesso soli chi contrasta massomafie e borghesia mafiosa. 

Da uomo delle istituzioni ho sempre contrastato il Sistema, pagando anche prezzi personali e familiari immensi. Perché tacciono, ad esempio, i leaders dei due principali schieramenti sulle ormai non più rare collusioni che hanno travolto esponenti dei loro partiti ? Sulle mafie non bisogna aspettare sempre la magistratura e le forze di polizia, ma si deve prevenire mettendo al centro la questione morale. Ci vogliono persone autonome, senza prezzo, oneste, incorruttibili, competenti e coraggiose. Le vicende calabresi, campane, laziali, emiliane, lombarde, tanto per fare degli esempi, non insegnano nulla, non fanno dire nulla a chi nulla ha fatto e nulla vuole fare ?”.

L’idea di tassare i profitti

Intervistato dai media, de Magistris ha spiegato la sua idea per fronteggiare il caro bollette:

Bisogna essere seri. Dobbiamo dare delle risposte ai pescatori, al caro bollette, al carovita, a chi non arriva alla fine della settimana tra famiglie, lavoratori e aziende. Cominciamo a tassare, ma in modo serio al 90% tutti gli extraprofitti di chi ha speculato sul gas. Togliamo 36 miliardi all’anno che vengono dati per il fossile. Facciamo la lotta all’evasione, dobbiamo assumere personale all’Agenzia delle Entrate per recuperare quei 100 miliardi. Utilizziamo Cassa depositi e prestiti più per rilanciare il nostro Paese. Un’imposta di solidarietà dell’1% sui patrimoni superiori ai 500.000 €. Bisogna fare il salario minimo. Le pensioni si devono adeguare all’inflazione la soluzione non può essere la flat tax“.