L’influenza ormai sarebbe più pericolosa del covid. Parola di Matteo Bassetti, infettivologo e direttore della Clinica Malattie Infettive del San Martino di Genova, che durante questi mesi ha parlato più volte della necessità di una convivenza con la pandemia senza più tamponi e restrizioni eccessive.
Per Bassetti è necessario preoccuparsi dell’influenza piuttosto che del covid, un concetto che è stato ribadito ai microfoni di Rai Radio1, ospite di Un Giorno da Pecora:
“Il covid per come l’abbiamo conosciuto nel 2020 e nel 2021 è finito, ora c’è un Covid diverso con cui convivere nei prossimi anni. Lo vedremo ancora come una delle dieci cause di morte nel mondo ancora per molti anni. Oggi è più pericolosa l’influenza del Covid. Se devo scegliere tra curare un paziente con il Covid o con l’influenza, scelgo di curare un paziente con il Covid: ho molte più armi a disposizione, so molto di più e quindi mi sento più tranquillo. Per l’influenza abbiamo un solo antivirale, per il Covid ne abbiamo tre. Per l’influenza non abbiamo nemmeno un anticorpo monoclonale, per il Covid ne abbiamo due. E abbiamo i vaccini che vanno molto bene”.
Da sempre Bassetti si è battuto per un uso limitato e solo per determinate categorie di persone della mascherina. Sull’opportunità di andare a votare indossandola, spiega:
“Basta, basta, basta. La mascherina deve indossarla solo chi è fragile“.
Intanto prosegue la campagna di vaccinazione in attesa dei vaccini aggiornati contro la variante. In pochi però hanno deciso di sottoporsi alla quarta dose. Su questo Bassetti è chiaro:
“Nelle persone sopra i 65 anni, per quelle con fragilità come i cardiopatici, i pazienti oncologici o affetti da malattie autoimmuni è probabile che la protezione offerta dai vaccini contro Covid-19 duri poco. Per queste persone è probabile che ci sia bisogno di una dose booster ogni 4-6 mesi. Anche chi ha fatto la quarta dose a gennaio-febbraio probabilmente avrebbe bisogno di un booster con vaccino aggiornato oggi“.