Le rompe lo smartphone in testa e la picchia davanti alla figlia. E’ successo a Caivano l’episodio di violenza di genere davanti alla figlia piccola della coppia. Carabinieri arrestano 40enne.
E’ arrivata ai militari una segnalazione anonima che dice “la sta ammazzando di botte” e allora la centrale operativa della compagnia di Caivano non perde un minuto e manda la gazzella della sezione radiomobile nell’appartamento segnalato nella cittadina a nord di Napoli.
I militari sentono le urla provenire dal terzo piano e riescono a bloccare l’aggressore che ha 40 anni ed è già noto alle forze dell’ordine.
Nell’appartamento caivanese c’è la moglie di quell’uomo – sua coetanea – e la loro piccola figlia. A terra con lei anche le prove di una dramma familiare da poco consumato.
Dagli accertamenti infatti i militari appurano che al culmine dell’ennesimo litigio il 40enne ha colpito la propria moglie con uno smartphone. La colpisce prima al volto e poi alla testa fino a distruggerlo.
L’uomo è stato arrestato per minacce, lesione personale e maltrattamenti mentre la donna, che se la caverà con 5 giorni di riposo medico, ha raccontato tutto ai Carabinieri negli uffici della caserma di Caivano.
E’ successo poche settimane fa. I carabinieri della stazione di Portici hanno denunciato e allontanato un residente della zona, di origini ucraine, a causa di una violenta aggressione ai danni di sua moglie: la donna ha perso i sensi per poi risvegliarsi nella vasca da bagno.
Stando a quanto emerso, durante l’ennesima discussione, nata per futili motivi, il 43enne, di origini ucraine, ha reagito con violenza contro i bambini e la moglie. Ha iniziato, infatti, a picchiare prima i bambini poi la donna. Proprio a quest’ultima ha sferrato un violentissimo colpo alla testa al punto da farle perdere i sensi.