È stata una vittoria schiacciante quella di Giorgia Meloni in queste elezioni 2022. Fratelli d’Italia ha conquistato gli elettori che hanno votato il partito di estrema destra preferendolo alla Lega e a Forza Italia. E pensare che 9 anni fa, nel 2013, erano stati appena 1,9% le persone che l’avevano votata. Una vera cavalcata che ha portato la leader a ottenere il 26% delle preferenze e molti seggi.
Molto probabilmente sarà lei la prima donna premier italiana, una decisione che spetterà al presidente della repubblica Sergio Mattarella, con la prima convocazione fissata per il 13 ottobre. Tra il 15 e il 17 dovrebbero invece partire le prime consultazioni. Difficile capire chi saranno i prossimi ministri del governo Meloni con equilibri all’interno del centrodestra ancora da definire. I posti più ambiti sono i ministeri di Economia (posizione molto delicata anche perché deve curare i rapporti internazionali in un momento di crisi), Interno, Difesa, Giustizia ed Esteri. Secondo le agenzie di stampa, la Meloni vorrebbe dare a 14 suoi esponenti un ministero ma ciò dovrà ottenere l’appoggio di Lega e Forza Italia.
Open e la Repubblica azzardano dei nomi. All’economia potrebbe andare Fabio Panetta, attuale membro del board della Banca Centrale Europea. In lizza ci sono anche l’ex ministro del governo Berlusconi, Domenico Siniscalco e Maurizio Leo, attuale responsabile economico di Fdi. Per gli esteri nomi caldi sono quelli di Antonio Tajani di Forza Italia e di Elisabetta Belloni. Per la Difesa Adolfo Urso del Copasir ed Edmondo Cirielli.
Uno scoglio è capire se Matteo Salvini avrà un ministero. Il leader della Lega si è autocandidato per ricoprire di nuovo il ruolo di Ministro degli Interni ma in molti non sono convinti dato il crollo dei consensi. Probabile che si arrivi ad un compromesso con l’assegnazione di un ministero diverso dal Viminale. In corsa ci sarebbero Giuseppe Pecoraro e l’attuale prefetto di Roma, Matteo Piantedosi. Il braccio destro e amico della Meloni Guido Crosetto potrebbe invece ricoprire la carica di sottosegretario alla presidenza del Consiglio.