Ha sconvolto l’intera cittadinanza la morte di Marcello Toscano, insegnante ed ex consigliere comunale trovato morto nel cortile della scuola a Melito di Napoli, ma soprattutto familiari e amici, ascoltati in queste ultime ore dagli inquirenti che stanno ricostruendo la dinamica della vicenda.
Stando a quanto rende noto Rai News sarebbe stato proprio il figlio a ritrovare il corpo privo di vita del padre, dietro un cespuglio nel cortile dell’istituto. Non avendo più sue notizie e non potendo denunciarne la scomparsa (in quanto bisognava attendere le 24 ore) sarebbe uscito a cercarlo.
Stando alle prime ricostruzioni sarebbero state riscontrate ferite di coltello all’addome ma ora si fa strada anche l’ipotesi di un pestaggio. Intanto i carabinieri, oltre ad esaminare il contenuto delle telecamere di sorveglianza, stanno ascoltando persone vicine alla vittima per ricostruirne gli ultimi momenti di vita.
Il sindaco di Melito, Luciano Mottola, si è detto vicino al dolore dei parenti, enormemente scossi dalla tragedia: “Ieri sera quando sono accorso all’esterno della scuola media Marino Guarano mi si è letteralmente gelato il sangue. Continuo ad avere davanti agli occhi sirene dei carabinieri, i pianti strazianti dei familiari della vittima, il via vai di curiosi e docenti che non riuscivano a credere che il teatro di un omicidio potesse essere il cortile di una scuola”.
“Avevo un cugino, si chiamava Marcello come me. Era il figlio della sorella maggiore di mio padre. Faceva il professore alla scuola media Marino Guarano. L’hanno ammazzato come un cane, nel cortile di una scuola della Repubblica Italiana, nella tarda mattinata di un anonimo martedì di fine settembre” – queste le parole di dolore del cugino diffuse sui social.
“Cronache da Melito, dove si muore senza un perché e tra l’indifferenza generale, grazie ad uno Stato che ha abdicato da tempo diventando solo una sorta di participio passato: qualcosa che c’è stato ma che adesso non c’è più” – ha concluso.
Il professor Andrea Cipolletti, amico di Toscano e a sua volta insegnante presso la scuola Melissa Bassi di Scampia, a RaiNews ha rivelato: “Non so cosa sia successo ma potrebbe essere stata anche una nota a scatenare l’ira di qualche ragazzo o qualche genitore”.