Prof ucciso a scuola, spunta il movente: avrebbe prestato dei soldi al bidello
Set 30, 2022 - Claudia Ausilio
Marcello Toscano e Giuseppe Porcelli
Prof ucciso a scuola, avrebbe prestato dei soldi al bidello. Dopo l’arresto di Giuseppe Porcelli, il bidello di 53 anni arrestato per l’omicidio del professore Marcello Toscano, emergono nuovi dettagli e spunta il possibile movente.
Prof ucciso a scuola, avrebbe prestato dei soldi al bidello
Secondo quanto riporta LaRepubblica.it, il prof ucciso aveva prestato dei soldi all’operatore scolastico. Il delitto sarebbe avvenuto all’orario di uscita degli studenti, in un magazzino della scuola dove sono state ritrovate tracce di sangue della vittima. Le stesse macchie sono state ritrovate anche sugli indumenti del presunto omicida.
Le indagini quindi sarebbero arrivate ad un punto di svolta. Il pm di Napoli Nord, Fabio Sozio, ha firmato un decreto di fermo che dovrà essere convalidato dal giudice, presumibilmente domani, alla presenza del difensore dell’indagato, l’avvocato Emanuele Caianiello. Alla base del delitto, secondo le ricostruzioni degli inquirenti, ci sarebbe un prestito elargito da Toscano a Porcelli.
La telecamera posizionata all’esterno della scuola ha ripreso intorno alle 13 di martedì i due che entrano a scuola e poi solo Porcelli che esce per rientrarci alle 17, quando secondo indiscrezioni avrebbe voluto trasportarlo in auto.
Per gli investigatori, Porcelli avrebbe poi cambiato idea perché spaventato dalla presenza degli inservienti nella palestra della scuola e così avrebbe deciso di lasciare il cadavere nell’aiuola dove poi è stato ritrovato dopo che la famiglia ne aveva denunciato la scomparsa.
La lettera dell’amico del professore morto
Prof ucciso a scuola, la lettera dell’amico del cuore. “…Marcello era votato al rapporto umano fatto di ascolto e accoglienza verso il disagio sociale laddove si raccolgono valori reali e di riconoscimento per la figura del professore“. Lo scrive in una lettera Raffaele Virgilio, il suo amico più caro, anche lui docente.
Descrive così in un lungo post su facebook la figura di Marcello Toscano, l’insegnante 64enne assassinato con numerose coltellate nella scuola “Marino Guarano” di Melito di Napoli dove insegnava.