Il Grand Hotel Vesuvio compie 140 anni. L’albergo di lusso di via Partenope a Napoli celebrato dal Comune di Napoli per esempio di longevità e lungimiranza imprenditoriale.
Sulla pagina Facebook dell’Assessorato al Turismo si legge:
La nascita del Grand Hotel Vesuvio è datata nel 1882 per iniziativa del finanziere belga Oscar du Mesnil in visita in città in compagnia della moglie. Rimane incantato da Napoli e dalla sua gente e decide così di fare un investimento. Sono tempi di radicali cambiamenti urbanistici che prevedono il risanamento dei quartieri più degradati di Napoli e modifiche del lungomare napoletano. L’hotel durante la Seconda Guerra Mondiale viene completamente distrutto ma in soli due anni viene ricostruito recuperando anche due piani in più e assume l’attuale struttura.
Fin dalla sua edificazione l’Hotel Vesuvio ospita personaggi illustri in visita nella città di Napoli grazie alla sua estrema eleganza, lusso e una meravigliosa vista sul mare. Tra i primissimi a varcare la soglia dell’hotel è lo scrittore francese Guy de Maupassant che descrive la così’ la città: «La popolazione gesticola, il modo di guidare è sempre piuttosto agitato: questa popolazione che rende così gaia ed unica questa città! Donne e ragazze dai vestiti rosa e verdi, col petto avvolto da scialli rossi, azzurri o di altri vivaci colori, gettano lungo il molo un richiamo ai passanti, offrendogli frutti di mare di ogni sorta, bibite e frutta, agitandosi, alzando le braccia e il viso verso l’alto e decantando la qualità della loro mercanzia in modo semplice e colloquiale». In seguito nel corso dei decenni si sono fermati anche Oscar Wilde, Gabriele D’Annunzio e Oscar Wilde. E come non ricordare il tenore Enrico Caruso che definisce l’Hotel Vesuvio la sua “casa napoletana”. La proprietà ha reso omaggio a Caruso intitolandogli il ristorante del roof-garden. Negli ultimi anni tanti attori e personaggi popolari hanno soggiornato qui.