Il Comune di Napoli ha approvato un pacchetto di quattro delibere che regolamentano il tema casa in città per favorire legalità e inclusione: oltre agli sgomberi, saranno erogati bonus di 5 mila euro per le fasce deboli e sarà realizzato un condominio sociale a via San Nicola al Nilo.
Una misura approvata dalla Giunta, su impulso del sindaco Gaetano Manfredi, per delineare una nuova strategia finalizzata alla legalità e alla salvaguardia dei diritti delle fasce più deboli. Per concretizzare questi cambiamenti innovativi, hanno lavorato in sinergia l’assessore all’Urbanistica Laura Lieto, l’assessore alle Politiche sociali Luca Trapanese, l’assessore al Patrimonio Pier Paolo Baretta e l’assessore alla Legalità Antonio De Iesu.
Innanzitutto sarà data priorità agli sgomberi in autotutela. Già nelle prossime settimane, infatti, si procederà alla “liberazione” degli appartamenti occupati indebitamente, come certificato dal legittimo avente diritto o dall’autorità competente. Al momento sono circa 20 i casi accertati e comprendono il condominio di via Egiziaca a Pizzofalcone.
E’ stata approvata anche l’erogazione di un sostegno una tantum a coloro ai quali non sarà possibile fornire supporto per rimanere nella casa occupata finora: si tratta di un voucher di circa 5 mila euro a famiglia per un totale di 500 mila da appostare in bilancio.
A Napoli nascerà, inoltre, il condominio sociale, un progetto welfare di comunità che intende adottare un approccio partecipativo dei condomini, volto a sviluppare reti sociali di sostegno basate sul reciproco aiuto. Saranno, dunque, promosse azioni che favoriscano l’inclusione e forme di solidarietà tra persone, famiglie e generazioni. La prima sperimentazione sarà avviata nella struttura di via San Nicola a Nilo che già dal 1995 fui istituita dall’amministrazione comunale per venire incontro al bisogno abitativo di anziani soli in un contesto protetto.
I destinatari del progetto sono gli anziani, soli o in coppia, assegnatari degli alloggi siti nella struttura, ma anche le famiglie che versano in condizioni di disagio, sia sociali che economiche o sanitarie, soprattutto con figli minori a carico.
Tutti sottoscriveranno “la Carta Solidale del Condominio” accettando le regole da rispettare per una corretta convivenza, impegnandosi a favorire azioni di solidarietà reciproca. Le attività potranno riguardare azioni di sostegno a determinati inquilini, come il disbrigo di pratiche e piccole commissioni, l’accompagnamento presso servizi o strutture ma anche la semplice compagnia durante la giornata o momenti di svago condivisi. Nei prossimi giorni verranno rese note le modalità con cui gli utenti potranno accedere ai servizi previsti da tali misure.
“Ritengo che questa sia la forma moderna e più giusta di fare Welfare garantendo alle persone con fragilità di essere al centro di una progettualità coinvolgente per superare non solo il problema delle abitazioni ma anche quello della solitudine” – ha commentato l’assessore Trapanese.
“E’ un esperimento di innovazione sociale che apre a una nuova idea di residenzialità nel centro storico e ne alimenta la tradizionale mixité socio-culturale, in un contesto a forte pressione turistica sempre meno ospitale per i gruppi a basso reddito” – ha aggiunto l’assessore Lieto.
“L’insieme delle delibere approvate costituisce un primo importante passo nella definizione di una politica per la casa: dare soluzioni al disagio abitativo e sostenere le situazioni difficili, in un quadro di ripristino della legalità, è la risposta alla particolare emergenza nella quale versa la nostra città” – ha concluso l’assessore De Iesu.