Lorenzo Fontana, il nuovo presidente della Camera e leghista ha la moglie napoletana
Ott 14, 2022 - Claudia Ausilio
Lorenzo Fontana
Lorenzo Fontana, leghista, è il nuovo Presidente della Camera dei Deputati. La moglie, Emilia Caputo, è napoletana e lavora come dirigente all’Unione Europea.
Lorenzo Fontana, chi è la moglie
Di lei si conosce poco e la coppia non ha pubblicato nessuna foto insieme. Fontana, ex Ministro della Famiglia e nuovo Presidente della Camera dei Deputati, ha sposato la moglie con doppio rito, cattolico e civile. I due hanno pronunciato, come riporta La Repubblica, il fatidico sì religioso con una cerimonia celebrata da don Wilmar Pavesi sacerdote pre-conciliare vicino ai tradizionalisti cattolici e il sì civile con il rito celebrato dall’ex sindaco di Verona Flavio Tosi con Matteo Salvini testimone. Dal loro amore è nata Angelica, per ora unica figlia.
Della moglie Emilia Caputo si sa solo che lavora presso il Parlamento Europeo e che è laureata in legge. Lorenzo Fontana è un esponente della Lega Nord, molto vicino a Matteo Salvini, ben noto anche per le sue convinte posizioni contro l’aborto, l’immigrazione e il mondo LGBT, a difesa della famiglia tradizionale. E’ di Verona ed ha 42 anni.
Contro l’aborto e le famiglie gay
“Le famiglie gay non esistono” – questa la dichiarazione rilasciata in un’intervista a Il Corriere della Sera che racchiude il suo pensiero sulle unioni tra omosessuali. Già nel 2016 dichiarò: “Con le unioni gay e le immigrazioni vogliono dominarci e cancellare il nostro popolo. L’esempio da seguire è la Russia”.
A conferma della sua grande fede cattolica, pubblica ogni giorno decine di foto di Santi e Madonne su Facebook e lui stesso ha raccontato di recitare almeno 50 Ave Maria nel corso della giornata.
Nel 2014 si pose contro le sanzioni alla Russia, indossando anche una maglietta per protestare. Fontana, tuttavia, ha smentito l’accaduto parlando di uno scatto vecchio, confermando di non essere mai stato in Russia. Sui social è stato diffuso anche il video in cui saluta i membri del movimento Alba Dorata, definendoli “amici”. Si tratta di un gruppo greco di estrema destra, di ispirazione fascista, dichiarato una “organizzazione criminale” dal Tribunale di Atene.