“Siete delle m….” ha scritto sui social Maria Mazza, attrice e conduttrice televisiva napoletana.
Un messaggio rivolto agli pseudo tifosi che martedì sera nell’aggredire alcuni sostenitori al seguito dell’Ajax che cenavano in un locale di via Medina a Napoli, armati di mazze e cinture e fumogeni alla mano hanno fatto irruzione nel locale gestito dal compagno e padre della sua bambina Sveva, Amedeo Quagliata.
Il ristorante (la storica Trattoria Medina) è stato devastato e lo stesso proprietario che aveva cercato di difendere i suoi ospiti è stato aggredito. “Sarebbe potuto finire anche lui in ospedale, come una coppia di olandesi picchiati e feriti: Amedeo è biondo e con gli occhi chiari, lo hanno scambiato per uno di loro. Quello che è accaduto in pieno centro e per una partita di calcio è agghiacciante“, ha raccontato al Corriere.
“Gli hanno sfasciato mezzo locale, – ha detto – almeno le strutture esterne, senza curarsi che tra i tavoli c’erano solo famiglie e bambini. Gli stessi olandesi presi di mira erano delle coppie, non certo hooligans. Hanno lanciato dei fumogeni all’interno, poi sono entrati ed hanno cominciato a picchiare”.
“Mi hanno riferito che potevano essere una ventina di loro. Bestie, naturalmente, non tifosi del Napoli“, ha detto. “Non mi rimangio una parola di quanto ho sostenuto nel mio post: sono delle m…. Dei trogloditi. Hanno picchiato e causato il ferimento di alcuni tifosi ospiti, poi accompagnati in ospedale per le contusioni riportate, e hanno messo a repentaglio l’incolumità del mio compagno. E per cosa? Una partita di calcio? E per quale motivo prendersela, nel pieno centro della città e a due passi dalla Questura, anche con l’attività di un ragazzo di 37 anni che lavora per Napoli, dà lavoro ai napoletani, animato solo dall’amore e dalla passione per il suo lavoro? Tutto questo è vergognoso, grave. Per le sue modalità, agghiacciante”, ha continuato.
“E c’è anche chi mi attacca ora sui social: mi accusano di aver parlato male di Napoli. A me, che mi sono sempre spesa per la mia città. Ancora ieri ero a Palazzo Reale per una manifestazione contro la violenza di genere, a me che sono la madrina della Fondazione Cannavaro-Ferrara che tante cose ha realizzato e fa per i ragazzi di Napoli. Io ho solo inteso denunciare un episodio di stupida e cieca violenza. Di quelli che avvengono, purtroppo, in ogni altra metropoli del nostro stesso Paese, da Milano a Roma. Di quei fatti che ci fanno dire oggi che una delle preoccupazioni più diffuse negli italiani è proprio quel senso di insicurezza in cui siamo piombati“, ha concluso Maria Mazza.