“A maggio scorso abbiamo rilevato un bar storico nel cuore del rione Sanità, che abbiamo chiamato Sisu. Da allora subiamo continue intimidazioni e raid vandalici, con conseguenti danni economici e d’immagine. Abbiamo paura ma non abbasseremo la testa”. Questa la denuncia di Dario, titolare del bar Sisu assieme alla moglie Assunta, che si è rivolto al consigliere regionale e deputato della Repubblica Francesco Emilio Borrelli dopo l’ennesima devastazione subita.
BAR SISU. L’ultimo raid
“Solo giovedì scorso ci hanno distrutto il muro accanto alla nostra vetrina. Qualcuno si è preso la briga di staccare interi pezzi di marmo per poi lasciarli a terra. Non so ancora quanto ci costerà questo danno. Prima di questo episodio per due volte abbiamo trovato la serratura della saracinesca del bar riempita di colla, e la stessa cosa hanno fatto al nostro motorino. Anche l’automobile non è stata risparmiata, ritrovata con le ruote completamente squarciate. Tutti questi episodi sono stati prontamente denunciati alle Forze dell’Ordine, che stanno procedendo con le indagini e che speriamo si concludano presto. Questo bar rappresenta per noi un’occasione importante, frutto di anni e anni di sacrifici, ma in queste condizioni diventa davvero difficile portare avanti un’attività in maniera onesta. Per poter pagare gli stipendi a tutti i nostri dipendenti io sono costretto a lavorare anche in un altro bar, con un contratto part time, ma nonostante le tante difficoltà noi non abbasseremo mai la testa, chiediamo però un’attenzione maggiore da parte delle istituzioni che non devono lasciarci soli”.
“Il grido di Dario e Assunta non deve restare inascoltato” Ha commentato il consigliere regionale di Europa Verde, Francesco Emilio Borrelli. “Le istituzioni devono essere al fianco degli imprenditori onesti che resistono ai soprusi della criminalità. Chi fa impresa nella nostra città va sostenuto con ogni mezzo che abbiamo a disposizione. A questi lavoratori va garantita la sicurezza, con una maggiore presenza delle divise sulle nostre strade e l’installazione di più telecamere di videosorveglianza. Dario e Assunta sono un esempio da seguire e andrò personalmente al Sisu Bar per congratularmi con loro e dirgli che non sono soli, perché anche con un gesto semplice come bere un caffè possiamo dargli una mano”. Ha così concluso Francesco Emilio Borrelli.