Vincenzo De Luca è stato protagonista di un intervento piuttosto lungo all’inaugurazione della sede di Scampia dell’Università Federico II. Nel corso della cerimonia ha sottolineato l’importanza di una struttura tale per il futuro dei giovani, oltre a parlare della necessità di cambiare passo nella narrazione sia del quartiere che della città. Molto importante anche il passaggio su PNRR e Autonomia Differenziata, definita “semplicemente derubare di altre risorse il Sud del nostro paese”.
L’università a Scampia è un progetto che parte dagli anni Novanta. Quasi tre decenni per la progettazione e la realizzazione. In proposito il Presidente ha affermato:
“Venti anni per realizzarlo, quindici anni di cantiere: questa situazione non può essere accettata nel nostro paese e nel Sud per forza di inerzia. Vorrei ancorarmi a qualche elemento più concreto che abbiamo oggi davanti a noi nei prossimi mesi: un paese dove per realizzare un’opera come questa ci mettiamo 15 o 20 anni è un paese morto. È un paese morto. L’opera dovrà essere completata, dovrà essere integrata con nuove tecnologie: il rettore non l’ha detto sempre per carità cristiana, ma avremo bisogno di una decina di milioni di euro. ma abbiamo bisogno di efficienza, dobbiamo fare un salto di qualità anche in relazione a scadenze programmatiche europee. Rischiamo di perdere miliardi di euro. Dobbiamo muoverci perché avremo nei prossimi tempi grandi incognite politiche”.
“Più si riqualifica un territorio più aumenta lo spirito civico. Non è stato toccato un punto di quella stazione bellissima, l’hanno rispettata tutti quanti. Ovviamente, lo dico ai ragazzi e alle ragazze: il rettore per pudore non lo ha detto, ma la Regione ci investe 50 milioni di euro in questo bel panettone che noi abbiamo inaugurato. Vi chiedo di rispettarlo e di non devastarlo da qui a un anno“.