L’ergastolo ostativo è legge: Meloni introduce il carcere a vita ma

Giorgia Meloni durante il discorso alla camera dei Deputati


L’ergastolo ostativo è legge. Il primo Consiglio dei Ministri del 31 ottobre introduce ufficialmente una nuova fattispecie di reato nell’ordinamento giuridico italiano. Approvato il decreto-legge che dovrà riconvertirsi in legge ordinaria dello Stato attraverso i necessari passaggi parlamentari con l’assenso di entrambi i Rami del Parlamento.

Ergastolo ostativo. Cosa prevede

In sostanza la norma prevede l’ergastolo a vita per alcuni reati gravi. Tra questi troviamo i reati per mafia e terrorismo. Per i condannati non è prevista alcuna forma di alleggerimento della pena, né per buona condotta e neanche in caso di collaborazione con lo Stato. Sono esclusi anche dalla liberazione condizionale, al lavoro all’esterno, ai permessi premio e alla semi-libertà.

La Corte Costituzionale

Nell’aprile del 2021 la Corte Costituzionale aveva decretato l’incompatibilità della norma già prevista dal precedente Governo, con la Costituzione Italiana in quanto il fine ultimo del carcere è quello della rieducazione e non la punizione. Il Parlamento aveva l’obbligo di apportare delle modifiche entro e non oltre novembre del 2022. Diversamente sarebbe stata abolita. Adesso l’ultima parola spetterà alla Consulta che potrebbe esprimere parere sfavorevole e avviare il percorso di abrogazione della nuova norma. Il nuovo Governo, infatti, recependo quanto previsto dal precedente Esecutivo ha ritenuto di non apportare modifiche e anzi di approvarlo attraverso un decreto-legge riscontrando il carattere di necessità ed urgenza.


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