Sono passati quattro mesi dalla morte di Ciro Esposito, quattro mesi di indagini, di accuse, di tesi ed opinioni, eppure non si accenna a far luce su quanto realmente accaduto il 3 Maggio scorso nei pressi dello Stadio Olimpico. Ogni settimana la versione dei fatti sembra cambiare, spostarsi di latitudine, in un rimpallo di responsabilità che invece d chiarire continua a confondere.
Gli inquirenti si dichiarano cauti nell’attribuzione delle colpe, eppure ai nostri occhi un colpevole c’è già. C’è sempre stato, fin dalle prime ore di quella sera. In un clima così delicato, spuntano però nuove prove presentate dai legali di Daniele De Santis, prove in grado di ribaltare il quadro giudiziario. L’ipotesi che si prospetta all’orizzonte è che i due ragazzi quel pomeriggio in compagnia di Ciro, rischiano l’accusa di tentato omicidio. Intanto le perizie si moltiplicano mentre Gastone tenta a tutti i costi di dimostrare la sua legittima difesa. Presto saranno infatti effettuate nuove valutazioni sui tagli presenti sull’addome dell’Ultras Romanista per valutare l’effettiva gravità delle ferite.
La tesi si ribalta e sul tavolo degli imputati salgono i tifosi napoletani, Ciro compreso, accusati di essere coinvolti un carica violenta ai danni di Gastone che, per difendersi, avrebbe sparato colpendo mortalmente il giovane napoletano. Non resta che aspettare quindi, e sperare che almeno per una volta in quest’Italia degli scandali, delle truffe e dei segreti, vinca finalmente la verità dei fatti e non l’abilità di un buon avvocato.