La crisi climatica accelera sempre più la sua corsa accompagnandosi ad eventi estremi che stanno avendo impatti sempre maggiori sui Paesi del mondo, a partire dall’Italia, registrando un significativo aumento anche per la città di Napoli: è quanto emerso dal report “Il clima è già cambiato” dell’Osservatorio CittàClima 2022 realizzato da Legambiente.
Stando ai dati riportati nel documento, nei primi 10 mesi del 2022 sono stati registrati in Italia 245 fenomeni meteorologici estremi, +27% rispetto allo scorso anno. Preoccupa anche il bilancio degli ultimi 13 anni: dal 2010 ad ottobre 2022 si sono verificati 1.503 eventi estremi con 780 Comuni colpiti e 279 vittime. Sicilia, Lombardia, Lazio, Puglia, Emilia-Romagna, Toscana e Veneto sono le Regioni più colpite.
Il focus relativo agli eventi estremi nelle città urbane colloca anche Napoli tra le zone dai risultati peggiori. In testa alla classifica c’è Roma con 66 eventi registrati dal 2010, 6 solo nell’ultimo anno, di cui ben oltre la metà hanno riguardato allagamenti a seguito di piogge intense.
Seguono Bari ed Agrigento con rispettivamente 42 e 32 eventi, legati principalmente ad allagamenti per piogge intense e danni da trombe d’aria. Vanno segnalate, poi, Milano (30), Genova (25), Ancona (22), Napoli e Palermo (21).
Nello specifico, nella città partenopea, si riscontrano in particolare allagamenti e danni alle infrastrutture per piogge intense. Si registrano anche disagi legati a trombe d’aria e raffiche di vento oltre a qualche mareggiata, come quella del dicembre del 2020. Tra le aree più a rischio evidenziate da Legambiente c’è anche Torre Annunziata con 14 eventi estremi registrati.
“A risentirne sono soprattutto le infrastrutture ferroviarie di cui la città è dotata, come confermato da quanto avvenuto nel 2021. Il 30 settembre è stata chiusa per allagamento la stazione della metro linea 1 Municipio a causa delle infiltrazioni dovute alla tempesta con pioggia e fulmini che ha investito la città. Il 19 luglio la pioggia caduta su tutta la Campania ha creato problemi anche alla circolazione ferroviaria della Circumvesuviana. Allagata la stazione di Scafati, nell’area metropolitana di Napoli, con l’interruzione della circolazione sulla linea Napoli-Poggiomarino tra Pompei e Poggiomarino” – si legge nel report.
Non da meno le mareggiate e il maltempo che hanno devastato il lungomare di Napoli facendo crollare l’antico arco borbonico, danneggiando anche Castel dell’Ovo e i ristoranti limitrofi ma anche ulteriori stazioni allagate in piazza Garibaldi e piazza Dante, le frequenti bombe d’acqua che colpiscono il territorio cittadino provocando non pochi disagi. Basta ricordare la data del 29 ottobre del 2018, quando un 21enne della provincia di Caserta che stava camminando a piedi in via Claudio, a Fuorigrotta, fu travolto e ucciso da un albero sradicato dal forte vento.