Neonato ustionato, aumenta la pena per i genitori: Vincenzino resterà sfregiato a vita
Nov 24, 2022 - Claudia Ausilio
vincenzino
Neonato ustionato a Portici. Inasprite le pene da 6 a 9 anni di reclusione per Concetto Bocchetti, 47 anni e per l’ex compagna Alessandra Terracciano, di 37 anni. A dirlo è Ansa.it.
Neonato ustionato, pene inasprite per i genitori
I due furono condannati in primo grado lo scorso febbraio per le ustioni recate al loro figlio Vincenzo, nato a Portici, in provincia di Napoli, il 16 marzo dello 2021. Il bimbo fu trovato in fin di vita 4 giorni dopo la nascita, con evidenti segni di ustione su tutto il corpo.
La Corte di Appello di Napoli (seconda sezione penale, presidente Carmela Iorio) ha riformato parzialmente la condanna in primo grado e accolto l’appello della Procura di Napoli, rappresentata dai sostituti procuratori De Cristofaro e De Renzis e dal procuratore aggiunto Raffaello Falcone, coordinatore della IV sezione “Fasce deboli”.
La sentenza è stata emessa lo scorso 11 novembre e oggi il padre e la madre del bimbo sono stati trasferiti, rispettivamente, nel carcere napoletano di Poggioreale e nel carcere femminile di Pozzuoli (Napoli). Il giudice ha ritenuto sussistenti le lesioni dolose gravissime e i maltrattamenti, infatti a causa delle ferite riportate il neonato fu vittima di una patologia che ha messo a repentaglio la sua vita.
Le ustioni determinarono diverse tipologie di danni, anche permanenti, al sistema riproduttivo, oltre che lo sfregio permanente del volto.
L’angolo di Vincenzino
L’angolo del dono di Portici si inserisce nel più ampio ‘Progetto 1000 giorni’, un programma di interventi rivolti a donne gravide, neo mamme e bambini fino ai primi anni di vita. Al suo interno, infatti, è possibile donare giochi e indumenti, che siano in ottime condizioni, per bambini da 0 a 3 anni e donne in dolce attesa. Le famiglie di Portici potranno recarsi nella sede sita in via Salute 45 per prendere ciò di cui necessitano o semplicemente per donare.
Qui nacque l’angolo di Vincenzino con l’intento di preparare un vero e proprio corredino in modo tale da agevolare la famiglia che prenderà in adozione il piccolo. Dopo poche ore dall’inaugurazione arrivarono pacchi da tutta Italia per aiutare Vincenzino.