Blitz nel campo Rom di Giugliano, denunce e sanzioni. Controlli straordinari dei Carabinieri nei due insediamenti rom di Via Santa Maria a Cubito e in Via Ex alleati.
I militari della compagnia di Giugliano in Campania, insieme a quelli del reggimento Campania, della stazione forestale di Pozzuoli e agli agenti della polizia municipale, hanno identificato 50 persone.
9 sono quelle denunciate per inosservanza dell’istruzione elementare dei figli minori. Nonostante l’obbligo, nessuno dei loro bambini aveva frequentato i banchi di scuola. 6 quelle segnalate all’autorità giudiziaria per abusivismo edilizio e una per cambio di destinazione d’uso di un terreno. Un 59enne di Giugliano avrebbe fittato il suo terreno agricolo adiacente ad uno degli insediamenti affinché vi installassero baracche.
Dovrà rispondere di ricettazione una donna trovato in possesso di pezzi di un’auto risultata provento di furto. Sequestrati arnesi per lo scasso e decine di auto, risultate senza assicurazione o con intestazioni fittizie. Nel campo rilevato un cumulo di rifiuti pericolosi di circa 10 metri cubi.
L’area è stata sequestrata e sarà bonificata.
Lo scorso 9 novembre nel campo della zona ASI di Giugliano in Campania i Carabinieri hanno effettuato un blitz e sono state trovate tonnellate di rifiuti, anche speciali e pericolosi. Erano stoccati sul terreno, tra le abitazioni di fortuna, senza alcun filtro o copertura. Un rischio rilevante per le falde acquifere e l’ambiente circostante e una potenziale miccia d’innesco per roghi tossici.
Il totale stimato di immondizie raggiunge un cumulo di circa 10mila metri cubi; tra l’altro anche solventi, pneumatici, lastre di amianto, elettrodomestici, scarti edili e tanto altro. Saranno campionati e rimossi da personale specializzato.
Sequestrati anche centinaia di attrezzi per lo scasso, recuperati e affidati ad una ditta specializzata che provvederà alla loro distruzione.
Inoltre sono state denunciate dieci persone per inosservanza dell’istruzione elementare: si tratta di genitori di bambini che, nonostante l’obbligo imposto dalla legge, non hanno mai frequentato i banchi di scuola.