Continua la ricerca dei quattro dispersi ancora intrappolati nel fango della frana di Casamicciola. I volontari continuano a scavare, senza sosta: anche quella appena trascorsa è stata una notte di fatica a farsi spazio attraverso i detriti sprofondati a valle.
Il bilancio provvisorio resta di cinque feriti e 8 morti, mentre gli sfollati sono circa 280. Questi stanno trovando riparo negli alberghi dell’isola, ma c’è anche chi ha messo a disposizione la propria abitazione per accogliere le persone coinvolte dalla frana. Nel frattempo le previsioni meteo non sono clementi: nel fine settimana è previsto di nuovo maltempo, dunque si deve procedere con estrema velocità a perimetrare la zona rossa ed evacuare i relativi abitanti.
La Protezione Civile ha riferito che al lavoro sull’isola di Ischia ci sono più di 650 donne e uomini tra soccorritori, volontari e tecnici. Un fronte comune contro l’emergenza, senza dimenticare gli angeli del fango, ossia i tantissimi giovani che sin dalle prime ore della tragedia si sono messi a disposizione prestando il proprio aiuto. Di essi ha parlato il sindaco di Lacco Ameno, Giacomo Pascale, che ha scritto al Presidente Sergio Mattarella chiedendo un riconoscimento pubblico nei loro confronti.
Il Prefetto di Napoli, Claudio Palomba, non perde l’ottimismo ma è estremamente realista circa la ricerca dei dispersi: “Ci auguriamo che il recupero possa avvenire” – si limita a dire, consapevole che più tempo passa, più aumenta la probabilità che la tragedia si faccia più imponente.
Nel frattempo proseguono le indagini della Procura di Napoli sugli appelli inascoltati dell’ex sindaco di Casamicciola, l’ingegner Giuseppe Conte, che pochi giorni prima del disastro ha inviato delle PEC alle autorità chiedendo l’evacuazione degli abitanti in vista del forte maltempo. Conte afferma di non avere mai ricevuto risposta.